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Vigile ucciso a Milano, omicida riconosciuto anche come truffatore

Il romeno che ha travolto l'agente Niccolò Savarino aveva convinto con una scusa due anziani a consegnargli la pensione

Nicoletta Orlandi Posti
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Pur gravitando su Milano e dintorni aveva la sua residenza a Busto Arsizio, nel Varesotto, e proprio da queste parti pare che mettesse a segno le sue truffe Gojko Jovanovic, il giovane romeno che ha travolto e ucciso l'agente della Polizia locale di Milano Niccolò Savarino. Le indagini del Commissariato bustocco, infatti, avrebbero portato proprio a lui per una truffa ai danni di due anziane persone, 77 e 85 anni, compiuta nel dicembre scorso. Secondo quanto denunciarono le vittime, un ragazzo si era loro presentato spacciandosi per dipendente di Poste Italiane convincendole a farlo entrare con la scusa che doveva controllare banconote da 50 in quanto il nuovo Governo Monti stava progettando la modifica delle immagini stampate sulle valute. Una volta in mano i soldi, il truffatore aveva fatto allontanare i due coniugi spiegando che la verifica doveva essere fatta con una metodologia che doveva rimanere segreta. Con questo stratagemma il truffatore era riuscito a portarsi via 1600 euro in tagli da 20 e 50 euro. Qualche giorno dopo l'anziano uomo si era soffermato a leggere un articolo dedicato al presunto investitore del vigile milanese e vedendo la foto di Jovanovic riconobbe il volto del truffatore e ha subito avvisato la Polizia che, avuta la certezza delle sue responsabilità, l'ha denunciato per furto aggravato.

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