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Terreni Expo: la decisione finale martedì

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Si prospettano nuovi poteri straordinari per la Moratti, che ieri ha fatto il punto sulle opere

Roberto Amaglio
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Dopo mesi di fumate grigie, ampasse su modalità e tempistiche, società e indagini aperte su poteri e cariche, forse martedì 5 ottobre l'annosa questione delle aree per l'Expo di Milano del 2015 giungerà finalmente a conclusione. Sembra infatti che nella riunione di venerdì sera il governatore Roberto Formigoni, il presidente della provincia di Milano Guido Podestà e il sindaco di Milano Letizia Moratti abbiano deciso di chiudere il tutto la prossima settimana, definendo le modalità sull'appropriazione del milione di metri quadrati in zona Rho su cui sorgerà la fiera internazionale. Problemi - Il nodo da sciogliere, di fatto, è sempre quello. Come acquisire i terreni su cui far sorgere la fiera? Optare per l'acquisto diretto tramite la NewCo, oppure chiedere il comodato d'uso alla Fondazione Fiera Milano, proprietaria del lotto? Da mesi Formigoni, Podestà e la Moratti sono su posizioni differenti, con Formigoni che spinge per il ricorso alla Newco e la Moratti più propensa per la strada del comodato. Nuovi poteri - Per far sì che le acque si muovano (si rischia infatti lo stallo), dal Consiglio dei Ministri si pensa addirittura di investire il commissario dell'Expo Letizia Moratti di nuovi e speciali poteri. Una strada dapprima scartata dallo stesso sindaco di Milano, la quale però oggi ha lasciato aperta una porta. "Non sono appassionata all'argomento - ha detto la Moratti intervenendo alla Festa nazionale del Pdl -. Li avevo chiesti nel 2009 perchè allora era in tempo utile per la dichiarazione di pubblica utilità, per facilitare la trattativa sulle aree e per accelerare le opere. Allora li ho avuti, ad agosto ne ho chiesti altri anche per accelerare le opere nel sito e non li ho avuti ancora. Se necessari servono, ma stiamo lavorando con tutti per proseguire con procedure normali, casomai accelerate". Opere - Se per i terreni bisognerà aspettare martedì per sapere qualcosa di nuovo, qualche novità emerge per quanto concerne le opere dell'Expo. Nell'incontro con il viceministro Roberto Castelli, infatti, si è parlato dei 60 cantieri previsti per l'Expo (13 opere essenziali, 17 connesse e le altre 30 necessarie). A tal proposito, l'assessore regionale lombardo a Infrastrutture e trasporti Raffaele Cattaneo, ha garantito che la maggior parte di esse sono in linea per essere completate entro il 2014. Tra queste anche le linee 4 e 5 della metropolitana milanese e lo stesso potenziamento della ferrovia Rho-Gallarate, la cui situazione è stata sbloccata (anche se si dovranno incrementare i turni del cantiere). Sembra in ritardo, invece, il prolungamento della ferrovia tra il termonal 1 e il terminal 2 di Malpensa.

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