Blitz della polizia contro gli autori di rapine e furti in strada a Milano: gli agenti, coordinati dalla Procura di Milano e dalla Procura della per i minorenni, hanno dato esecuzione a 50 provvedimenti restrittivi anche a carico di soggetti stranieri. Diciotto i minorenni indagati. L'operazione - come spiegato dalle forze dell'ordine - nasce da un'attività di indagine sistematica sul fenomeno delle rapine e dei furti con strappo commessi da giovani stranieri negli ultimi mesi e ha svelato un importante attività di ricettazione.
Qualcuno, per esempio, strappava collanine in oro o altri oggetti di valore ai legittimi proprietari per poi rivendere tutto sul mercato nero, mettendosi in tasca qualche banconota. I due filoni di indagine hanno coinvolto in tutto 50 persone: 32 maggiorenni e 18 minorenni accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, ricettazione e riciclaggio.
Almeno 25, invece, le rapine contestate a giovani stranieri, italiani di "seconda generazione". Tra gli oggetti rubati, quelli in oro soprattutto finivano poi nello stesso posto: una centrale della ricettazione che sembra fosse anche la base logistica del gruppo. A occuparsi della ricettazione dell'oro rubato era una famiglia di origine romena da un appartamento occupato abusivamente a San Siro. Poi l'oro veniva spedito in Romania.
"L'operazione condotta oggi a Milano, con lo smantellamento di un'intera rete criminale, è l'ennesima dimostrazione dell'impegno che le forze di polizia stanno profondendo nel contrasto alla delinquenza e all'illegalità sulle nostre strade. Gli arrestati sono perlopiù giovani e giovanissimi, molti dei quali minorenni, di cosiddetta 'seconda generazione', spesso protagonisti di numerosi episodi di violenza", ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.