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Wanna Marchi intercettata con Stefania Nobile: "Quanto ha speso il panzone maledetto schifoso"

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Non è indagata, Wanna Marchi, anche se il suo nome spunta più volte nelle carte dell'inchiesta milanese sul giro di droga ed escort legato alla Gintoneria che ha portato agli arresti domiciliari di sua figlia Stefania Nobile, dell'ex compagno di quest'ultima, Davide Lacerenza, il titolare del locale di via Napo Torriani, zona Stazione Centrale, al centro dello scandalo, e di un loro factotum. Eppure Striscia la notizia continua a sparare a palle incatenate contro la celebre tele-imbonitrice già condannata insieme alla figlia per truffa anni fa. 

E' Pinuccio, l'inviato del tg satirico di Canale 5 fondato e diretto da Antonio Ricci, a rendere noto il contenuto di alcune compromettenti intercettazioni in cui la Marchi si abbandona a commenti volgari su un cliente della Gintoneria: "Quel panzone maledetto schifoso, ha speso 70mila euro… Guarda io ho piacere per carità, incassiamo, però è un essere talmente schifoso… Davanti a tutta la gente si tira su tutta la maglia, piena di tatuaggi e poi scorreggia, rutta…".

 

 

 

Ovviamente, i 70mila euro non sarebbero riferiti (solo) alle consumazioni della Gintoneria, dai cocktail ai pasti gourmet che rappresentavano il business per così dire ufficiale e alla luce del sole del locale, ma a tutto quanto di proibito avrebbe favorito i lautissimi incassi in nero di Lacerenza e Nobile, secondo gli inquirenti. 

 

 

 

La situazione potrebbe aggravarsi peraltro soprattutto sotto il profilo dello sfruttamento della prostituzione, perché in un'altra intercettazione è Lacerenza stesso, parlando con la Nobile, ad ammettere: "Gli ho già fatto scop*** e la ragazza, la 2005!". Si tratta di capire se "la 2005" fosse dunque ancora minorenne al momento dei fattacci.

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