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Beppe Sala e il "no" ai fratellini Bibas, un caso nazionale. FdI: "L'ultimo sfregio, cosa tollerano nel Pd"
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Nessun ricordo a Milano per i fratellini israeliani Ariel e Kfir Bibas, brutalmente uccisi insieme alla loro madre Shiri da Hamas nei mesi successivi al loro rapimento la mattina del 7 ottobre 2023. "Ci sarebbero moltissimi motivi per continuare a illuminare. Direi che il problema è tenere posizioni politiche, non credo che lo faremo questo". Lo ha detto il sindaco Pd di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell'inaugurazione di un'installazione alla biblioteca degli alberi per ricordare i tre anni dall'inizio della guerra in Ucraina, rispondendo a chi gli ha chiesto se darà seguito alla richiesta di illuminare di arancione Palazzo Marino venuta da Davide Romano del museo della brigata ebraica e da Alessandro Litta Modignani dell'Associazione milanese pro Israele.
"Sono dispiaciuto della decisione del sindaco - è il commento di Romano -. Credo che rapire bambini, ucciderli strangolandoli, e fare commercio dei loro cadaveri in mondovisione sia qualcosa di mai visto, e che meriterebbe una attenzione speciale, oltre che una condanna nettissima. Anche i primi casi di attentatori suicidi non fecero troppo scalpore, e poi divennero 'normali'. Per questo la nostra società ha il dovere di ribellarsi con gesti straordinari a questi nuovi orrori".
Decisamente più dura la condanna di Sala e del centrosinistra da parte di Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia, vice-presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e soprattutto storico ex vice-sindaco delle Giunte di centrodestra milanesi negli anni passati. Quello di Sala, spiega, è "l'ultimo sfregio da parte di chi, insieme alla sua maggioranza di sinistra, tollera dall'ottobre del 2023 le frequentissime manifestazioni pro-Palestina e pro-Hamas, che peraltro hanno creato molte volte disordini e disagi ai cittadini".
"Ancora adesso - sottolinea De Corato -, nonostante le ultime azioni estreme che hanno visto rapire e uccidere diversi bambini israeliani, facendo di fatto commercio di cadaveri, non è arrivata una netta dimostrazione di vicinanza all'intera Comunità Ebraica da parte del Sindaco e della sua maggioranza. È evidente che, con questi atteggiamenti, giunta e maggioranza rischiano di far apparire la nostra città antisemita, un sentimento che non appartiene alla stragrande maggioranza dei milanesi. Personalmente contesto questi atteggiamenti da sempre e mi schiero fermamente al fianco del popolo israeliano e della Comunità Ebraica".
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