Ramy, spunta la telefonata dei carabinieri al 118: "Stiamo praticando il massaggio cardiaco"
Emergono nuovi dettagli sull'inseguimento dei carabinieri durante il quale è morto Ramy Elgaml. Dopo il video diffuso da Dritto e Rovescio, ecco che spunta un audio. Pubblicato in esclusiva dall'agenzia Agi, l'audio testimonia la chiamata delle forze dell'ordine al 118. "Emergenza. Di cosa ha bisogno?". "Sì, guarda. Siamo i carabinieri del nucleo radiomobile, mi serve la centrale del 118". La telefonata è del 24 novembre, notte in cui a Milano una pattuglia ha inseguito il T-Max sul quale c'erano il 19enne egiziano, poi deceduto, e il 22enne Fares Bouridi.
L'operatore del numero unico delle emergenze che risponde al telefono chiede subito il motivo di quella chiamata e il militare risponde: "Abbiamo fatto un inseguimento. La centrale voleva parlare con noi perché ci sono due ragazzi incoscienti. Ci servono subito un'automedica e ambulanza". E ancora, alla domanda dell'operatore su cosa sia accaduto: "È successo che i due ragazzi sono scappati con il T-Max, sono caduti sul marciapiede". "Svegli? Sì o no?". E il militare: "Sembrano di no. Uno sì, l'altro no".
"Sono entrambi a terra? Sì, sono entrambi a terra". Sempre al telefono, il carabiniere spiega che il collega sta praticando il massaggio cardiaco a Ramy. Da qui la richiesta dell'operatore di essere messo in vivavoce, in modo da aiutare il carabiniere. "Buonasera 118. È in arresto cardiaco?". "Non è cosciente", si sente ancora la conversazione tra l'operatore e il secondo carabiniere. "Si fermi un secondo. Gli dia un pizzicotto tra collo e la spalla, mi dica se fa qualsiasi cosa". "No". L'operatore chiede di osservare la pancia e notare se respira: "No". E ancora: "Nel dubbio mani al centro del torace, uno sopra l’altra e iniziamo a spingere forte, segua il mio ritmo. Lei continui così e conti con me. Avete fatto il corso defibrillatore e rianimazione?", chiede ai militari che spiegano di non avere con loro il defibrillatore. Così subito vengono inviati i mezzi di soccorso.