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Piazza Duomo, maranza minacciano due ragazzini: la "Iena" Viviani sventa la rapina, città allo sbando

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"Se doveste assistere a qualcosa che non va, non fate finta di niente": Matteo Viviani, inviato de Le Iene, ha raccontato di essere riuscito a sventare una rapina a Milano domenica pomeriggio. Nelle storie su Instagram, in particolare, ha parlato di un gruppo di tre maranza che ha accerchiato una coppia. L'inviato era andato a fare un giro in moto e aveva parcheggiato vicino a piazza Duomo. "Neanche il tempo di mettere il cavalletto - ha detto - che alla mia sinistra, con la coda dell'occhio, vedo sfilare tre ragazzi di colore, mentre dicono ad alta voce 'Ma perché ci stai guardando male?', rivolgendosi a una coppietta, che si stava facendo i fatti suoi. Erano ragazzini, avranno avuto 17-18 anni. Loro si girano e dicono 'Non vi stavamo guardando'. E si allontanano". 

I tre, però, hanno insistito diventando più molesti. Viviani, allora, ha deciso di intervenire. "Tolgo la chiave e vado verso il gruppetto e arrivo nel momento in cui i tre si erano serrati attorno alla coppia e stavano dicendo: 'Fammi vedere cosa c'è nelle tasche, dai il portafoglio, dai i soldi'". E per fermarli, si è inventato una scusa: "Ho fatto una cavolata, ho fatto il giro largo e sono andato incontro alla coppia come se li stessi incontrando per caso. Mi sono rivolto al ragazzo dicendogli 'Come stai? È un sacco che non ti vedo'. L'ho abbracciato. Tutti sono rimasti un po' spaesati e allora ho chiesto: 'Ma cos'è che sta succedendo?' e i tre, vedendolo non più solo, hanno preferito andare via".

 

 

 

Contattato dal Corriere della Sera, Viviani ha rivelato che dopo la pubblicazione del video "in tantissimi mi hanno scritto commentando che era inaudito, che era una vergogna, chiedendo dove fossero le forze dell'ordine che sorvegliano piazza Duomo, ma la riflessione che faccio io è diversa. Certamente lì vicino c'era il picchetto dei militari, e certamente le forze dell'ordine fanno il loro lavoro, ma non possono essere ovunque. Episodi simili di microcriminalità avvengono in un contesto minuscolo, invisibile se non a chi è strettamente attorno alla scena. Chi assiste deve trovare un pizzico di coraggio e di coscienza e intervenire". 

 

 

 

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