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Milano, in via Ripamonti rivolta nordafricana per Ramy morto in scooter dopo la rapina: "Colpa dei carabinieri"

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Notte di disordini e violente proteste a Milano, dove centinaia di giovani e giovanissimi sono scesi in strada tra via Ripamonti e via Quaranta, quartiere "difficile" nella parte Sud del capoluogo, dopo la tragica morte del 19enne di origini egiziane Ramy Elgaml tra sabato e domenica. 

"Verità per Ramy" è quello che hanno chiesto con tanto di striscioni e fumogeni gli amici e conoscenti del ragazzo, deceduto sabato notte cadendo da uno scooter guidato da un amico tunisino di 22 anni mentre i due venivano inseguiti dai carabinieri. E proprio ai carabinieri davano la colpa i partecipanti che hanno bloccato il traffico nella zona. Domenica pomeriggio si è rischiata un'altra sciagura, quando un'auto con a bordo una coppia ha investito quattro ragazzi fra gli 11 e i 19 anni che stavano partecipando alle proteste per l'egiziano. L'auto è stata inseguita da una cinquantina di partecipanti che l'hanno bloccata e vandalizzata prima dell'intervento delle forze dell'ordine. Le tensioni, come detto, sono proseguite ancora più forti per tutta la notte.

 

 

 

Ramy e l'amico, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbero schiantati dopo essere stati inseguiti dagli agenti dopo una rapina in zona Farini, a due passi da corso Como, il cuore della movida selvaggia delle notti milanesi. I carabinieri nel vicino tunnel di viale Liberazione avevano allestito un posto di blocco, con tanto di laboratorio forense mobile, per accertare se gli autisti che passavano avevano bevuto o assunto droghe. In tutta la notte in città nei controlli contro le stragi del sabato sera dell'Arma ci sono state 214 auto controllate, un arrestato perché aveva con sé sette grammi di shaboo, sette persone denunciate per aver guidato sotto l'effetto di stupefacenti, nove quelle per guida in stato d'ebbrezza, due per aver guidato auto con targhe di altre macchine, una per guida senza patente. Senza contare i multati.

 

 

 

E' proprio nel tunnel che sono sfrecciati contromano i due ragazzi sullo scooter. Con manovre azzardate sono arrivati dall'altro capo di Milano, a sud della città, sempre inseguiti dai carabinieri. Nel lungo rettilineo di via Ripamonti il 22enne ha perso il controllo della moto che salita sul marciapiedi si è schiantata contro un muretto, all'altezza di via Quaranta. Ramy è stato sbalzato prima dell'impatto e il colpo è risultato fatale. Addosso al motociclista, che non ha la patente, sono stati trovati circa mille euro in contanti, una catenina in oro spezzata, un coltello a serramanico e una bomboletta di spray al peperoncino. Il tunisino è stato arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per le accuse di guida senza patente e omicidio stradale procede la polizia locale. 

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