Milano, screening per neonati nei primi due giorni di vita
L'esame, non invasivo, permette di prevenire patologie oculari
L'Assessorato alla Salute del Comune di Milano promuove l'esame della vista nei primi due giorni di vita, per mezzo del "Test del Riflesso Rosso", in altri tre ospedali cittadini: a cominciare mercoledì 12 maggio al Sacco ed entro fine mese anche al San Carlo e a Macedonio Melloni. "Si tratta di un progetto - dichiara l'assessore alla salute Giampaolo Landi di Chiavenna - di un'importante fase pilota per introdurre la prevenzione oculistica pediatrica nei grandi ospedali di Milano. Intendiamo così promuovere l'importanza di percorsi di cura mirati, orientati a intervenire sui pazienti in modo calibrato sin dall'età neonatale, perché non è mai troppo presto, soprattutto nel delicatissimo ambito oftalmologico. Basti pensare che interventi precoci possono restituire la vista e curare patologie che mettono a rischio non solo la visione ma addirittura la vista. In questa prospettiva si comprende quanto il Test del Riflesso Rosso, in grado di scoprire, in maniera assolutamente non invasiva, malattie oculari gravi, si riveli importante per ridurre il rischio di una diagnosi tardiva. La campagna attuata dal Centro SALVIS rappresenta, pertanto, un primo passo significativo verso un'efficace prevenzione allo scopo di ridurre i casi di ipovisione e di cecità infantile". Il progetto presentato oggi, voluto dall'Assessorato alla Salute del Comune di Milano, è necessario per intervenire il più presto possibile e individuare patologie oculari molto gravi, come la Cataratta Congenita che colpisce un neonato ogni 1600-2000, o il Retinoblastoma, il tumore agli occhi maligno, di cui in Italia si registrano tra i 50 ed i 60 nuovi casi all'anno, malattia alla quale la maggior parte delle volte, precisamente nel 90% dei casi, se diagnosticata precocemente si sopravvive. La diagnosi precoce si arma di uno strumento, il Fotoscreening del Riflesso Rosso, che comporta una serie di vantaggi non da poco. Questo test è assolutamente non invasivo, non richiede manipolazioni mediche del soggetto e può essere effettuato anche senza la collaborazione del bambino. Il professor Paolo Nucci, coordinatore del progetto Test del Riflesso Rosso, considera indispensabile che "tutti i neonati siano sottoposti a quest'esame, eseguito da un pediatra prima della dimissione dalle nursery e nelle successive visite di controllo". Un'indicazione puntualmente rispettata in tutti i quattro ospedali coinvolti in quest'operazione del Centro SALVIS, diretto dalla neuropsichiatra infantile, professoressa Milena Cannao che da moltissimi anni si occupa di bambini con minorazioni visive. Si sono, infatti, accordati di far effettuare il Test del Riflesso Rosso entro i due giorni di vita tutti i quattro professori responsabili dei dipartimenti materno infantili.