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Gestire a distanza casa, luci e pure i vicini di condominio

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Dino Bondavalli
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I primi ad adottarla, ormai tre anni fa, sono stati gli abitanti dei Giardini d’Inverno, il complesso residenziale a due passi da Palazzo Lombardia e dalle torridi Porta Nuova scelto da vip, calciatori, imprenditori e professionisti. Ma l’app per la gestione dei servizi condominiali lanciata dalla startup milanese Titiro Digital, che consente di amministrare con lo smartphone tutti gli aspetti legati alla casa, sta conquistando sempre più condomini non solo a Milano, ma anche negli altri grandi centri italiani, a partire da Roma e Torino. L’app di Titiro permette di gestire non solo i sistemi domotici e di climatizzazione degli appartamenti, come luci e tapparelle, ma anche una serie infinita di servizi, rendendo più facile la vita. Dal pagamento delle spese condominiali alla segnalazione di problemi all’amministratore, dalla prenotazione degli spazi comuni a quella dell’estetista a domicilio. Dalla toelettatura del cane, all’uscita di un infermiere o di un medico. E tanto di più. «Negli ultimi anni a Milano e in tanti altri centri sono stati realizzati progetti immobiliari di grande qualità costruttiva, nei quali però i servizi rischiavano di essere gli stessi di cui i condomini hanno sempre usufruito», racconta Francesca Cassani, amministratore di Titiro Digital.

«Durante lo sviluppo del progetto residenziale Giardini d’Inverno, che offre ai condomini una piscina, una spa, una palestra, sale riunioni e spazi per lo smart working, ci siamo chiesti come si potesse offrire ai clienti un’esperienza di vita più qualificante, e non avendo trovato sul mercato nazionale né su quello internazionale una soluzione adatta, abbiamo cominciato a dare forma alla nostra idea e a sviluppare un’app che mettesse la tecnologia al servizio dei residenti». Un’idea tanto innovativa che per arrivare a una prima versione dell’app sono stati necessari oltre due annidi lavoro, al termine dei quali i residenti del nuovo complesso hanno avuto a propria disposizione uno strumento per comandare la domotica del proprio appartamento, prenotare gli spazi comuni e a una serie di servizi a domicilio. Ma non solo. Lo step successivo, infatti, è stato «quello di colmare il grande vuoto che c’è nella gestione delle comunicazioni con l’amministratore condominiale, che è una figura ancora legata a un vecchio modo di amministrare, anche in termini di relazione», spiega Cassani. «Noi abbiamo messo in comunicazione residenti e amministratore, per cui nell’app vedo e pago le spese condominiali, vengo avvisato se ci sono comunicazioni di servizio e posso segnalare un problema senza entrare in quegli scambi infiniti di email a cui tutti ci siamo rassegnati: l’amministratore vede e gestisce la segnalazione, con un’analitica chiara dei ticket aperti, e il condomino si sente più seguito».

Un modello virtuoso che spiega perché Titiro si stia rapidamente diffondendo. «Al momento gestiamo circa 800 appartamenti, ai quali presto si aggiungeranno quelli di una serie di sviluppi in via di completamento», conferma Cassani. Nessuna sorpresa, quindi, che il tasso di fidelizzazione tra chi ha provato Titiro sia altissimo. Né che la startup, oltre a consolidare la propria posizione in Italia allargandosi a grandi piccoli e centri e anche agli edifici destinati a ufficio, guardi con forte interesse anche all’estero, a partire dagli Stati Uniti. «Ovviamente noi abbiamo la parte di tecnologia che non esclude la presenza del personale di presidio, per cui noi forniamo anche la reception tradizionale che fa il suo lavoro, ma che viene formata con delle skill tecnologiche un po’ più elevate e che consente di chiudere l’ecosistema Titiro», sottolinea Cassani. «Questo con benefici anche in termini di investimento, perché la presenza di servizi di qualità rende sicuramente più alto il valore dell’immobile».

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