San Siro, l'Uefa revoca la finale di Champions 2027 a Milano: il disastro di Sala e Pd
Milano non ospiterà la finale della Champions League nel 2027. Lo comunica l'Uefa. "Poiché il Comune di Milano non poteva garantire che lo stadio San Siro e le zone limitrofe non sarebbero stati interessati da lavori di ristrutturazione nel periodo della finale di Champions League 2027, si è deciso di non assegnare la finale e di riaprire la procedura di assegnazione. La decisione sarà presa entro giugno 2025", si legge in una nota.
Si tratta dell'ultima, rovinosa tappa di un balletto tragicomico, quello tra il sindaco Pd di Milano Beppe Sala, e i due club interessati dall'utilizzo dello storico impianto del Meazza, Inter e Milan. Sia i rossoneri sia i nerazzurri sono interessati alla realizzazione di uno stadio di proprietà, non necessariamente sui terreni del comune milanese. Mentre i progetti interisti languono, con l'ipotesi di restare a San Siro previa ristrutturazione, Gerry Cardinale e RedBird premono per portare il Diavolo a San Donato, Comune a sud-est dell'hinterland milanese, in un impianto da 70mila posti, anche se tutto è fermo all'acquisizione dei terreni (256.000 metri quadrati nell'area denominata San Francesco) da parte della società Sport Life City, di proprietà del Milan. Né per Milan né per Inter, al momento, è possibile stabilire dove giocheranno nei prossimi anni, tanto meno da quando.
Nei giorni scorsi Sala ha accolto con soddisfazione l'apertura della Soprintendenza a vincoli più soft su San Siro, il viatico per una massiccia ristrutturazione. "Dà più motivazione ad andare avanti e continueremo a lavorare per capire meglio le cose. Stiamo cercando di accelerare con l'Agenzia delle Entrate per avere dei valori certi che sarebbero i valori a cui mettere a bando sia la struttura sia le aree circostanti". L'ipotesi del doppio stadio, sottolineava il sindaco, è ancora in campo, ma "prima di dire che è una ipotesi solida voglio essere sicuro, perché posso capire possa esserci un disorientamento da parte dei cittadini per le tante ipotesi messe in campo. Sui prossimi step con le squadre non abbiamo fissato ancora incontri. Per ora la priorità è accelerare con l'Agenzia delle Entrate con cui avremo incontro in questi giorni".