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Alle Scuderie de Montel il parco termale della città

Gigia Pizzulo
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Milan l’è un grand Milan, perché fatta di tanti piccoli tasselli che la rendono tale. Dopo la Grande Brera e gli innumerevoli luoghi di prestigio della città a breve arriverà anche il più grande parco termale naturale urbano d’Italia. Sorgerà nelle ex scuderie De Montel che, dopo importanti interventi di riqualificazione, saranno trasformate in un angolo di benessere. L’intero parco avrà dieci piscine termali per un totale di 800 metri cubi di acqua e sarà organizzato su diversi livelli, con ampie aree relax e ristoro e una sauna banja russa. Cinque grandi vasche di acqua termale, di cui una che si staglia davanti alla facciata con fontane a giochi d’acqua e tre piscine dedicate alla balneoterapia, saranno allestite nella corte interna. 16mila metri quadri di struttura, di cui di 6mila al coperto e 10mila tra corte e aree verdi attrezzate, interamente dedicati al relax e allo star bene. Un luogo dove poter sfuggire al refrain di una città che lavora, che corre, in cui allentare la tensione e ricaricarsi.
Un’oasi nel cuore pulsante della metropoli.

Costruite negli anni ’20 del secolo scorso, per volontà della nobile famiglia di banchieri De Montel, hanno avuto momenti di gloria fino agli anni ’50. Erano tra le più rinomate scuderie d’Italia, ospitavano cavalli di razza e i reggimenti della Regia Cavalleria. Dopo il grande sfarzo e l’importanza che rivestivano, grazie anche alla presenza di purosangue come Macherio, Ortello e Orsenigo, ci fu il declino che culminò con il totale abbandono di tutta la struttura avvenuto negli anni ’70. Il comune di Milano ha voluto scommettere sulla riqualificazione di quest’area inserendo le scuderie nella prima edizione di “Reinventing cities”, il bando internazionale lanciato nel 2017 insieme alla rete di metropoli green C40, che unisce le 100 città influenti a livello globale impegnate a combattere il cambiamento climatico per la trasformazione e la rigenerazione urbana di siti inutilizzati e in stato di degrado. Il progetto è passato e così, dopo 50 anni, sarà riportato alla luce un capolavoro architettonico pressoché sconosciuto, pur se con nuova destinazione.

L’idea di riconvertire l’area, di restaurarne gli edifici e di creare un polo termale era nata nel 2007, quando venne ripristinata la storica sorgente di acqua termale a 396 metri di profondità e si iniziò a immaginare un futuro balneoterapeutico. Il recupero del complesso costerà circa 50milioni di euro e sarà progettato da un team di aziende coordinato dallo Studio Marzorati, l’intervento è stato reso possibile grazie all’investimento del fondo Infrastrutture per la Crescita, del Gruppo Azimut in partnership con il gruppo Terme & Spa Italia che riunisce alcuni dei più importanti siti termali tra quello di Saturnia. La facciata storica resterà uguale, all’interno una costruzione in acciaio per tenere saldi gli impianti, mentre il rinnovo degli spazi interni sarà seguito dalla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio. Un’oasi di benessere che potrà ospitare fino a 700 persone contemporaneamente diventando il più grande complesso termale inserito nel contesto di una grande metropoli italiana, green, a basse emissioni di C02 e ad alta efficienza energetica.

Il sistema di recupero delle acque piovane che vengono raccolte in due vasche sotterranee di riuso garantisce, inoltre, l’irrigazione totale degli spazi verdi e dei servizi di tutto il centro. «Con questo rilancio inauguriamo una nuova era per il benessere urbano», spiega Aldo Sansone, Managing Director, sottolineando come «l’obiettivo è unire tradizione e innovazione per creare spazi dove la sa lutee il relax siano una componente essenziale della vita cittadina Milanese». «Il progetto che porta a nuova vita le storiche Scuderie de Montel di San Siro», sostiene Andrea Cornetti, amministratore delegato di Infrastrutture di Azimut Libera Impresa Sgr, «è perfettamente in linea con gli obiettivi del Fondo Ipc la cui attività di investimento è focalizzata nelle infrastrutture sociali capaci di generare una crescita positiva sull’economia rispettando standard di sostenibilità sociale, ambientale e di governance». L’inaugurazione è prevista a inizio 2025 e l’ingresso sarà su via Achille 6, a pochi passi dallo Stadio e dall’Ippodromo di San Siro.

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