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Milano, maxi-blackout a città studi (e nessuno ne parla): case e negozi senza luce

Andrea Carrabino
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Dalle 9:30 di giovedì 13 giugno la zona di Città studi a Milano è senza elettricità. Un blackout prolungato che sta creando moltissimi problemi a chi vive a quelle latitudini. "Abbiamo contattato il servizio di Unareti (la società che gestisce la distribuzione di energia e gas nel capoluogo lombardo, ndr) interfacciandoci però solo con un assistente virtuale che ha ci ha rassicurato che il problema sarebbe stato risolto circa in un'ora", ci ha spiegato Stefano Magni, giornalista e residente nella zona. Ma niente da fare: poco prima delle 15 ancora nessuno aveva risolto nulla. "Al momento siamo ancora senza corrente - ha aggiunto -. E questo problema, oltre a creare disagi ai cittadini, sta ostacolando anche molte attività della zona". Di male in peggio.

Non solo case e condomini, ma anche due supermercati, due banche, una stireria, decine di uffici e persino una farmacia. "Un impiegato di un ufficio - aggiunge Magni - si è trovato completamente al buio. E mi ha confessato che doveva decidere se lasciare il posto di lavoro per tornare a casa o rimanere in ufficio". Un disagio che, per ovvie ragioni, determina anche gravi danni economici per le attività della zona. Come, per esempio, i supermercati. Oltre alla perdita temporanea della clientela, una dipendente di un Carrefour vicino a via Gozi ha spiegato che tutte le merci poste all'interno dei congelatori rischiano di deperire, risultando invendibili. Circostanza a cui concorrono le alte temperature di metà giugno.

Una situazione insostenibile e di cui, misteriosamente, pochissimi parlano. A città Studi, dopo cinque ore, sembra essere lontano il ritorno della normalità. "Ho parlato con tre tecnici e mi hanno detto che c'è una cella bloccata. Al momento non ci è dato sapere né le tempistiche né le probabilità di successo", conclude Magni.

Dopo circa sei ore dall'inizio del blackout la situazione è stata finalmente ripristinata. I tecnici, sul luogo da questa mattina, hanno infatti individuato la causa del problema. Oltre alla già citata "cella bloccata", si sarebbe rotto anche un cavo della luce.

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