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Statale di Milano, salta il convegno su Israele: "Rischio altissimo"

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Salta il convegno su Israele alla Statale di Milano. Il motivo? Il rischio che le proteste dei soliti pro Palestina degenerino in scontri difficili da contenere. Il primo a mettere la questione sul tavolo è stato il rettore Elio Franzini, che ha avvertito gli organizzatori dell'evento delle indicazioni delle forze dell'ordine, secondo cui l'appuntamento e "a rischio altissimo". Di qui la richiesta di mostrare "senso di responsabilità" nel rinunciare, così da non trasformare l'ateneo in un "campo di battaglia".

Questo il motivo per cui la conferenza su "Israele unica democrazia del Medio Oriente", prevista il 7 maggio in Statale, alla fine non ci sarà. Tuttavia, per gli organizzatori - l'Associazione Italia-Israele di Savona e l'Associazione milanese pro Israele - si tratta di un fatto gravissimo: "La democrazia è calpestata". A infastidire il fatto che i pro Palestina, invece, hanno avuto la possibilità di dire la loro in Statale: circa un mese fa si è tenuto un evento cui hanno partecipato, tra gli altri, Moni Ovadia e Francesca Albanese. 

 

 

 

Proprio dopo quel convegno, l'Associazione Italia-Israele aveva chiesto al rettore l'autorizzazione per un evento in cui si potessero esporre le ragioni di Israele. La presidente, Cristina Franco, ci ha tenuto a precisare: "Nessuna propaganda, solo storia, diritto internazionale e rispetto dei fatti, esposti con pacatezza ed equilibrio da relatori autorevoli. Il rettore è stato disponibilissimo nell'aprirci le porte dell'ateneo. Ma poi, a ridosso dell'appuntamento, sono sorti i problemi". La Questura avrebbe subito avvertito dei rischi sul fronte sicurezza e ordine pubblico. "Avrebbero dovuto schierare la celere dentro e fuori, in gran numero e in tenuta anti sommossa - ha proseguito la Franco -. Inoltre tutti gli uffici di segreteria e amministrativi sarebbero stati chiusi". Di qui la decisione: "Noi nonostante le molte richieste di accredito abbiamo scelto di rinunciare, perché abbiamo rispetto di chi avrebbe voluto venire, dell'università e anche dei poliziotti". 

 

 

 

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