Giorgia Meloni, sfregio al murales: "Repressi seminatori d'odio escono allo scoperto"
Vandalizzato il murales di AleXsandro Palombo dedicato a Giorgia Meloni: il disegno, apparso nei giorni scorsi su una colonna fra piazza San Babila e via Monte Napoleone a Milano, ritrae la premier con l'iconico abito bianco di Marylin Monroe che svolazza per via del vento lasciando intravedere un paio di mutande con la bandiera europea. Dopo pochissimo, è comparsa una X nera sulle labbra della premier e accanto la scritta "È un insulto a Marylin. Ti consideri pro vita ma lasci gli immigrati morire in mare".
Il murale era stato realizzato subito dopo l'annuncio della candidatura alle Europee della premier. Tra l'altro, non si tratta della prima opera di Palumbo che viene vandalizzata: è successo già ben cinque volte, come nel caso del disegno dei Simpson ad Auschwitz realizzato sui muri esterni del Memoriale della Shoah. Venne vandalizzato con la scritta W Hitler. Palombo, inoltre, aveva già ritratto la Meloni lo scorso maggio, ma insieme alla segretaria del Pd Elly Schlein. Le due furono ritratte spalla a spalla incinte con sul grembo della presidente del Consiglio "Not for rent" e su quello della Schlein la scritta "My uterus my choice".
"Meloni e Berlusconi? Ma certo, nessun dubbio": la verità di Del Debbio su "Giorgia" | Video
Duro il commento di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, per lo sfregio al murale di Meloni come Marylin: "Ancora una volta i repressi seminatori d'odio escono alla scoperto. Con il solito vile fare, deturpano con scritte infamanti il murales realizzato a Milano dall'artista AleXsandro Palombo, dedicato a Giorgia Meloni. Per quanto, vandalizzando l'opera con una X sulle labbra di Giorgia Meloni, cerchino di intimidirci e zittirci, diamo loro una notizia: non ce la farete mai, né voi né i vostri occulti protettori che si rifugiano nel silenzio, anziché condannare, come sarebbe logico, l'ennesima manifestazione di bieca intolleranza e di radicato odio, preludio di efferatezze e barbarie di un passato buio che non vorremmo rivivere".