Milano, "cosa facevano mentre guardavano il cavo d'acciaio": parla il testimone-chiave
Un cavo di acciaio ad altezza d'uomo: tre ragazzi lo hanno teso per strada, in viale Toscana a Milano, nella notte tra mercoledì e giovedì. Dei responsabili, solo uno è stato identificato, il 24enne Alex Baiocco. Quest'ultimo, fermato dai militari mentre era di ritorno a casa, avrebbe parlato di un gesto fatto perché "mi annoiavo e volevo divertirmi". A dare l'allarme e chiamare i carabinieri è stato un testimone che ha assistito alla folle scena. Il cavo è stato appeso a 140 centimetri d’altezza. E pochi minuti dopo un'auto l'ha centrato. Quindi, dopo essere stata colpita, la macchina si è fermata in mezzo a un incrocio e poi è ripartita.
A raccontare cos'è successo quella notte è stato il testimone che ha dato per primo l'allarme, un 26enne di Caserta: "I ragazzi hanno teso il cavo e si sono allontanati. Sono ritornati dopo l’impatto: 'Hai visto che botta?' dicevano. Alla fine sono andati via ridendo e scherzando". Il 26enne, dopo aver sentito dei rumori dalla strada, si è affacciato alla finestra e ha urlato per fermare quei ragazzi. Poi ha chiamato il 112. "C’era anche uno scooter che stava arrivando, per fortuna ha girato a destra: non voglio immaginare cosa sarebbe successo", ha raccontato. Poi ha aggiunto: "Non la definirei una bravata. Io sinceramente avevo e ho altri hobby".
Le forze dell'ordine sono arrivate subito sul posto e lì hanno trovato il cavo ancora teso tra un palo e una ringhiera di ferro. Poi, mentre alcuni militari liberavano la strada, altri si sono messi sulle tracce dei responsabili. Uno di loro, Baiocco, è stato rintracciato a una distanza di circa 600 metri da viale Toscana, sulla strada di casa. E, una volta fermato dai carabinieri, avrebbe detto: "Ho fatto una ca***ta per gioco". Ora le accuse nei suoi confronti sono di strage, attentato alla sicurezza dei trasporti e ricettazione per non aver giustificato dove avesse preso il cavo. Per quanto riguarda gli altri due complici, invece, Baiocco avrebbe detto di averli conosciuti sui social. Ora le forze dell'ordine starebbero cercando di rintracciarli.