La aspettavano a casa lunedì sera, ma Kimberly Bonvissuto, 20 anni, dop essere uscita alle 16 non è mai rientrata nella sua abitazione di Busto Arsizio, in via Cellini ai Frati, e non ha più dato notizie. Il telefonino è spento, nonostante la ragazza fosse uscita portando con sé il caricabatterie. La madre, Graziana Tuccio, è disperata e ha lanciato un drammatico appello sui social, dopo aver informato subito Polizia e Carabinieri della sparizione (ancora non si sa se volontaria o no): «Se qualcuno la vede contatti subito le forze dell’ordine. Ogni informazione potrebbe essere preziosa. Aveva una tuta grigia, scarpe nere e un giubbotto Colmar».
Kimberly ha i capelli rossi ed è alta un metro e 55. La Procura, diretta dal Procuratore Carlo Nocerino, e le Forze dell’ordine si sono mosse immediatamente. La ragazza aveva raccontato alla madre di avere un appuntamento con la cugina, e che avrebbe cenato con lei fuori casa.
L’ipotesi più probabile è che possa essere stata una “copertura” per incontrare un ragazzo: le due giovani erano infatti d’accordo di sentirsi per concordare l’orario di arrivo nelle rispettive abitazioni, e infatti si sarebbero sentite alle nove e mezza di sera. Successivamente però, il telefono di Kimberly non ha più dato segnali.
Intanto, è stato condannato a 8 anni di carcere il marocchino 27enne che lo scorso 27 aprile ha picchiato e violentato una donna che, all’alba, stava andando a prendere un treno alla stazione Centrale di Milano.