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Milano, ultrà pro-Palestina in piazza insultano il governo: "Politica intimidatoria"

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In piazza a favore della Palestina, ma perché no, anche contro il governo. È quanto sta andando in scena in queste ore a Milano, dove si sta svolgendo la manifestazione "Milano per la Palestina". A organizzarla associazioni come Giovani Palestinesi, Unione democratica arabo-palestinese e l'associazione dei palestinesi in Italia. Il corteo, inizialmente previsto per le vie del centro, con partenza da piazza San Babila, è stato spostato per ragioni di sicurezza dopo un incontro avvenuto venerdì in questura con gli organizzatori dell’associazione Palestinesi in Italia. Dal piazzale antistante la Stazione Centrale, quindi, si passerà per via Vitruvio, via Settembrini, via Andrea Doria, piazzale Loreto e via Padova, per arrivare al parco Trotter dove dovrebbe concludersi. 

Oltre 1.000, secondo gli organizzatori, i partecipanti attesi ai quali si aggiungeranno diverse sigle, tra le quali Milano in Movimento e Gaza Freestyle. Per le vie di piazza Duca d’Aosta, si sentono risuonare slogan come: "Palestina terra mia, Palestina libera", "Free Palestine", "Israele criminale", "Intifada". Ma non solo. Non mancano infatti gli attacchi all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La colpa del governo? Quella di star "praticando una politica di intimidazione nei nostri confronti, ma noi andiamo avanti con la solidarietà, noi siamo per il rispetto dei diritti umani; per il diritto all’esistenza, alla resistenza e all’autodeterminazione del popolo palestinese". 

 

 

Eppure condanna alla manifestazione arriva anche da Elly Schlein. La leader del Pd, ospite alla festa del Foglio a Firenze, condanna "le manifestazioni di solidarietà o supporto ad attentati perché sono inaccettabili anche in una democrazia. Ricordiamo che è vero che la nostra Costituzione prevede libertà di espressione ma è una libertà che si confronta con altri principi costituzionali, ma altro conto è aver sostenuto una colpevole assenza della comunità internazionale a fianco del popolo palestinese che ha una giusta aspirazione di vita e libertà in quel territorio. Quindi non perdiamo il filo".

 

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