Ecoteppisti, assalto in Duomo a Milano: per loro finisce malissimo
Arrivati a questo punto definire quelli di Ultima Generazione, tornati a colpire in piazza Duomo, imbrattando i cartelloni che proteggono il cantiere allestito per il restauro del momento a Vittorio Emanuele II (danneggiato da loro), diventa pure complicato. Eco-gretini, fa quasi tenerezza, vista la fine di Greta. Eco-imbrattatori e persino riduttivo. Virare su certi epiteti, poi, diventa straniante: se gli dai dell’”eco-imbecilli” ti rispondono che in quel modo non «contribuiamo al dibattito». Il problema è quale dibattito? «I lavori di ripulitura, pagati da un privato, hanno un costo di 28.950 euro; quelli per i danni degli eventi estremi delle ultime due settimane in Lombardia superano i 41 milioni di euro», spiegano gli attivisti di Ultima generazione, sottolineando che «il gesto vuole denunciare l’ipocrisia dei politici, la cui priorità è ripulire una statua per far tornare tutto come prima e nascondere la propria inettitudine». Dopo un ragionamento di questo tipo, senza una logica vera (quindi i monumenti storici sono balocchi per i loro giochi? Ma veramente? Viene voglia di chiamare la neuro. I milanesi presenti in piazza Duomo, arrabbiati e indignati per il nuovo blitz contro la statua già vandalizzata con la vernice non lavabile, si sono limitati a chiamare le forze dell’ordine. E hanno fatto bene. Sei attivisti sono stati bloccati dal nucleo Duomo della Polizia locale.
Subito dopo è arrivata anche la Digos per portare in Questura gli autori del blitz. Tutto è successo attorno alle 18,30, quando la piazza è stracolma di gente. Tre soggetti aderenti alla campagna “Non paghiamo il fossile”, promossa dal collettivo ambientalista, hanno spruzzato vernice arancione lavabile sul telo che cinge temporaneamente il monumento equestre a Vittorio Emanuele II, in Piazza Duomo, e si sono sdraiati sull’asfalto, mentre un giovane lanciava volantini informativi. Due persone poi hanno esposto uno striscione con la scritta “Ultima Generazione. Stop sussidi ai fossili”. Molti milanesi hanno reagito insultando gli attivisti, considerando il momento di oggettiva difficoltà della città, non riuscendo a comprendere il senso della sceneggiata.
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Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, in borghese, ha evitato il peggio agli esponenti di Ultima generazione, come già era avvenuto qualche sera fa in viale Argonne. In pochi istanti gli agenti hanno trascinato via i partecipanti, in particolare una ragazza e un giovane. Il monumento di piazza Duomo, ricoperto di vernice gialla, era recintato il 29 giugno scorso, quando il Comune ha avviato, a spese di un privato donatore, i lavori di ripulitura della statua equestre dopo l’azione del 9 marzo scorso. «Questa è u’azione simbolica», sottolinea uno dei ragazzi di Ultima Generazione che ha preso parte al blitz, «il telo intorno alla statua che abbiamo imbrattato nasconde ciò che abbiamo fatto, ciò che è successo. Il telo vuole far dimenticare noi e l’orrore del collasso che stiamo vivendo. Non tornerà tutto come prima, le conseguenze del surriscaldamento del pianeta sono irreversibili». E la sinistra, ovviamente, li coccola, visto che in Consiglio comunale è stato bocciato l’ordine del giorno del Centrodestra in cui si chiedeva al Comune di costituirsi parte civile per il primo assalto. Per fortuna esistono leggi e sanzioni, da applicare con rigore, senza cambiamenti.
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