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Vittorio Feltri, la denuncia: nonni scarti della società, razzismo contro gli anziani

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La scorsa settimana è stata festeggiata la giornata mondiale dei nonni, della quale pochi o nessuno si è accorto, tranne il Papa, forse perché su di età, dicendo una cosa saggia ai limiti dell’ovvietà, cioè: «Gli anziani non sono scarti». Infatti sono persone che hanno vissuto parecchi anni, ma non per tale motivo debbono essere considerati alla stregua di pattume. Se sul tema non si fosse espresso il Pontefice la celebrazione dei Matusa sarebbe passata sotto silenzio, nell’indifferenza totale di questa nostra civiltà che sta in piedi sulla droga, consumata prevalentemente dai giovani. Il Santo Padre tra l’altro ha ricordato che in Italia 3,8 milioni di bacucchi hanno bisogno di assistenza, ma il nostro welfare se ne strafrega. Vero, anche questo non è un dettaglio su cui sorvolare.

E' sorprendente constatare come il costume rispetto al passato sia cambiato. Un tempo chi aveva i capelli bianchi oli aveva persi del tutto campava in casa con i suoi eredi, era rispettato se non addirittura venerato. Adesso quelli che non sfruttano la loro esigua pensione per far quadrare il bilancio familiare vengono sbattuti all’ospizio dove gli ospiti sono trattati a pesci in faccia, spesso vengono addirittura picchiati se rompono le scatole. Questa è la realtà, e talvolta peggiore.

LA CASA DEI CONIUGI
Per esempio a Milano, alcune settimane orsono, la casa dei cosiddetti coniugi non certo in verde età è stata avvolta dalle fiamme e otto ottuagenari sono morti arrostiti senza suscitare grande scalpore. Basti pensare che al loro funerale, avvenuto in Duomo, c’erano solo quattro gatti. Segno della indifferenza suscitata dalla disgrazia nei cittadini. Le indagini sulle cause del rogo hanno accertato che nella struttura incenerita gli estintori erano guasti e che il sistema di allarme non funzionava, cosicché le fiamme sono divampate senza trovare ostacolo. Ci auguriamo che la magistratura stabilisca le responsabilità dell’accaduto che dovrebbero risalire all’Amministrazione comunale, anche essa insensibile agli uomini e alle donne che si avviano ad affrontare una morte possibilmente degna di avvenire in un ambiente che non sia una anticipazione dell’inferno. Purtroppo occorre concludere che i vecchi, in pratica, sono proprio ciò che Francesco non vorrebbe fossero, ovvero degli scarti di cui nessuno si occupa con affetto o almeno gratitudine per averci consegnato un mondo migliore di quello dove sono cresciuti, sotto le bombe della guerra. La mia triste convinzione è che gli anziani siano vittime di una sorta di razzismo, altro che quello che colpisce i negri e gli omosessuali i quali ormai sono protetti e osannati grazie ai diritti umani, da cui sono esclusi solo i poveri canuti. 

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