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Milano sotto-choc, neonata trovata morta nel cassonetto

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Orrore a Milano: una neonata è stata trovata morta dentro un cassonetto adibito al recupero degli abiti usati. Il corpo privo di vita della piccola è stato rinvenuto intorno alle 20 di venerdì sera: ad accorgersi del corpo è stato un uomo, che ha immediatamente allertato il 118. Il ritrovamento è avvenuto all'angolo tra via Cesare Saldini e via Botticelli, in zona Città Studi, quadrante Nord Est della città. La neonata era ancora con parte della placenta attaccata, segno che la madre l'ha abbandonata subito dopo il parto, poche ore dopo averla data alla luce. Ora dovrà essere eseguito l'esame autoptico disposto dal pm di turno Paolo Storari. Sul fatto indaga la squadra mobile della questura. Sono già in corso accertamenti sulle telecamere della zona e negli ospedali milanesi per verificare se qualche donna si sia presentata per essere curata. 

Poche settimane fa aveva tenuto banco il caso del piccolo Enea, il bimbo affidato dalla madre alla "Culla per la vita del Policlinico di Milano, con tanto di struggente lettera firmata dalla donna. "E' super sano, tutti gli esami fatti in ospedale sono ok". Ne è seguito ampio e velenoso dibattito sulla scelta tra adozione e aborto. "E' una cosa che pochi sanno - spiegava Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - ma in ospedale si può partorire in anonimato, per la sicurezza di mamma e bambino. Inoltre esistono le Culle per la Vita: la nostra si trova all'ingresso della Clinica Mangiagalli e permette di accogliere in totale sicurezza un bimbo che i suoi genitori non possono purtroppo tenere con sé. È' una decisione drammatica, ma la Culla consente di affidare il piccolo a una struttura dove gli sono garantite cure immediate e che preserva l'assoluto anonimato per i genitori".

 

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