Il russo evade dai domiciliari a Milano: un drammatico sospetto
Stava per essere estradato negli Stati Uniti, ma dagli arresti domiciliari a Basigno (Milano) ha fatto perdere le sue tracce manomettendo il braccialetto elettronico. L'imprenditore russo Artem Uss, figlio del governatore di Krasnoyarsk, Alexander Uss, su cui pende un mandato d'arresto internazionale dal Dipartimento di Giustizia Usa per associazione per delinquere, truffa e riciclaggio sembra svanito nel nulla. Il quarantenne russo non è uno qualunque. Gli Stati Uniti lo accusano di aver ottenuto tecnologia militare da società statunitensi e di aver contrabbandato milioni di barili di petrolio e riciclato decine di milioni di dollari per oligarchi russi.
Un'evasione che crea problemi e che lascia aperti molti interrogativi. Chi lo ha aiutato? Chi ha calcolato i tempi? A niente, infatti, è servito l'intervento dei carabinieri che si sono precipitati da lui non appena ricevuta la segnalazione della manomissione del dispositivo di controllo. A circa un'ora di distanza dall'ultimo controllo i militari dell'Arma sono arrivati nella casa dove Artem Uss stava scontando i domiciliari in attesa dell'estradizione disposta due giorni da dalla Corte di Appello di Milano, ma non hanno trovato nessuno. Il russo era stato arrestato all'aeroporto di Malpensa il 17 ottobre scorso mentre si stava imbarcando su un volo diretto a Istanbul (Turchia). Poi uk 2 dicembre era stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in esecuzione di un'ordinanza della Corte d'Appello di Milano che disponeva la modifica della misura restrittiva in carcere. Oggi l'evasione. Sono in corso le indagini per rintracciarlo.