Ereditiera Caproni, "in galera": truffa alla porta di casa, quanto le rubano
La cattiveria corre veloce sul filo del telefono. Tutto succede rapidamente. Lunedì pomeriggio, intorno alle 14.40, squilla il telefono a casa della signora Caproni, 87 anni, non lontana da piazza Duomo, a Milano. La donna, ereditiera di alto lignaggio, appartenente a una famiglia di imprenditori aeronautici lombardi che hanno fatto la storia dell'aviazione italiana, ha avuto un sussulto. «Suo figlio è rimasto convolto in un incidente stradale» ha detto, con voce molto professionale, un uomo che si spacciava per avvocato «Lo hanno arrestato. Bisogna versare subito una cauzione di 12.500 euro per farlo uscire». La anziana donna, spaventata e preoccupata, ha messo mano portafoglio. Così, quando si è presentata a casa sua una persona giovane ha consegnato il danaro al truffatore. Che, non contento, le ha estorto anche oggetti di grande valore, gioielli d'oro appartenuti alla famiglia e, soprattutto, una preziosissima collezione di francobolli.
LA COLLEZIONE
La Questura di Milano, coordinata al momento dal magistrato di turno Ilaria Perinu, in attesa che tutto passi nelle mani del pool anti truffe a capo del quale c'è il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, sta cercando di quantificare un valore preciso a quanto estorto con l'inganno alla signora Caproni. Fonti della Questura parlano di non meno di quattro milioni. Una cifra resa così importante soprattutto dal furto della collezione numismatica. Quello degli anziani raggirati, oltre a essere un reato odioso, è un altro dei filoni di criminalità territoriale che rischia di andare fuori controllo. Difficile ricavare un dato certo, di quante siano state nell'ultimo anno le truffe subite dagli anziani. Certo è, però, che se la Regione ad aprile scorso (2022), ha stanziato 500 mila euro per affrontare questa deriva delinquenziale, vuol dire he l'allarme è sui tavoli istituzionali. Si va dal finto incidente, all'amico di famiglia spuntato fuori all'improvviso chissà da dove, dalla fuga di gas al controllo del contatore della luce. Fino al cinismo, come abbiamo visto, di fare leva sui figli.
Racconta a Libero una professoressa universitaria di inglese, oggi ottantenne, in pensione da qualche anno. «Ero arrivata a casa, in piazza Sicilia. Stavo cercando le chiavi per aprire il portone. Si è avvicinato un giovanotto e mi ha detto che il pacco era arrivato. Il pacco? Quale pacco? Il pezzo del computer ordinato da suo figlio. Con molta urgenza, sennò non riesce ad andare avanti con il lavoro. Io gli risposi che non avevo con me i mille euro che mi stava chiedendo e che sarei dovuta andare in banca per averne la disponibilità. Va bene signora, vada in banca. L'aspetto qui. Però faccia in fretta, che suo figlio è nelle pesti». La prof, proprio mentre, davanti all'impiegato, stava prelevando i soldi sentì il telefono squillare. Era il figlio... «Sono in banca. Sto prendendo i soldi per pagare il pezzo per il tuo computer! Faccio presto, tranquillo. Il pezzo? Io non ho ordinato nessun pezzo mamma!». Salvata al volo. Davvero fa arrabbiare sta roba.
LE VITTIME
Al punto che la compassata professoressa molto british, invece di infilarsi in una commissariato di Polizia, è corsa sotto casa per insultare il truffatore. «Non si è resa conto di che cosa abbia rischiato mia madre», dice oggi il figlio. Questo episodio conferma, come nel caso della signora Caproni, la probabile non casualità della scelta delle vittime. Il figlio della docente lavora come grafico e senza quel pezzo per il computer davvero avrebbe avuto dei problemi. Molto convincente per raggirare la signora. Come faceva a saperlo il truffatore? I Carabinieri hanno preso a cuore le sorti della Terza e della Quarta età. Ed elaborato un decalogo di regole per aiutarli a mettere in salvo se stessi e i propri beni. Sono dieci punti: attenzione alle proposte di facili guadagni. Non fidarsi mai delle apparenze chic e cordiali: agli imbroglioni servono per infilarsi a casa vostra. Non aprire la porta e il cancello agli sconosciuti. Non pagare in contanti i prodotti che dicono di offrivi. Occhio ai tesserini che esibiscono spacciandosi per impiegati di una banca. Buttate giù la cornetta se al telefono vi dicono di rappresentare qualche ente. Se suonano alla porta e avete bambini piccoli in casa, un nipotino, per esempio non mandatelo da solo ad aprire. Non tutti possono permettersi una porta blindata: di grande aiuto, quindi, sono i buoni rapporti con il vicinato.