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Beccaria, Salvini dopo l'evasione: "A dicembre l'accordo decisivo"

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Una fuga finita nuovamente dietro le sbarre per tre dei sette evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano nel giorno di Natale. Due di loro sono stati ritrovati dopo poche ore, mentre il terzo è rientrato nella mattinata del 26 dicembre. I sette avrebbero approfittato dei lavori in corso nell’istituto per scavalcare la recinzione e allontanarsi. A notizia diffusa, è scattata la protesta con tanto di incendi appiccati nella struttura, circostanza che ha scatenato anche indignazione politica. Tra chi attacca, c'è Matteo Salvini. L'attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture fa sapere che "all’inizio di dicembre gli uffici del Mit hanno firmato un accordo con il Ministero della Giustizia per terminare i lavori al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano entro aprile 2023".

"Quest'ultimo è il secondo e ultimo lotto: il primo è stato ultimato in ben quindici anni, il secondo è aperto dal 2018 e ha subìto anche i rallentamenti provocati dalle conseguenze del Covid. Per questo "l'accordo di dicembre è il passo decisivo per mettere fine alla vicenda", aggiunge Salvini. Un'accelerazione, quella da parte del leader della Lega, che dimostra "la determinazione a far ripartire le ruspe da Nord a Sud". "Il Vicepremier e Ministro - conclude una nota del Mit - sta seguendo la vicenda dell’evasione con particolare attenzione". 

Sempre ieri, giorno dell'evasione, il ministro si è detto "sconcertato" e ha promesso seri provvedimenti: "Innanzitutto la solidarietà agli agenti feriti e intossicati. E poi parlavo con diverse istituzioni e diversi colleghi ministri ieri: non è possibile. Non è possibile evadere così semplicemente. Ci sarò oggi per incontrare il direttore per capire come mettere in maggiore sicurezza non solo il carcere minorile di Milano ma anche tutte le carceri italiane, perché troppo spesso ci sono episodi violenti. Quindi, bisogna permettere a donne e uomini della penitenziaria di lavorare tranquilli". Dopo la fuga dei sette, alcuni detenuti hanno appiccato il fuoco ad alcuni materassi, rendendo necessario l’intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco. Nella concitazione, anche quattro agenti sono rimasti intossicati nell’incendio.

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