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Vittorio Feltri: l'illusione di educare i figli con le legnate

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 Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
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La vicenda abbastanza turpe si è svolta a Milano e ve la raccontiamo perché è talmente assurda da meritare una chiosa. Una coppia di sposi di origine egiziana ha un figlio quindicenne. Il quale un giorno decide di confessare ai genitori di essere omosessuale. Mal gliene incolse. Papà e mamma non prendono bene la rivelazione e perdono la testa come tutti coloro che non ce l'hanno. Che cosa fanno. La madre del ragazzo lo riempie di insulti sanguinosi e il padre, per sovrammercato, lo picchia di brutto. L'episodio non rimane segreto e i due finiscono in tribunale, che li condanna entrambi, lui a due annidi galera e lei a uno perché non ha menato le mani e merita un pizzico di indulgenza. La storia ha dell'incredibile e viene divulgata. Prima considerazione. I figli non si educano a legnate, chi usa la violenza allo scopo di correggerli non ha capito niente, è attrezzato mentalmente per rovinare la famiglia che è molto delicata e va amministrata con ferma dolcezza, altrimenti diventa un inferno. Io ho avuto quattro eredi, più uno adottato, e non li ho mai maltrattati.

 

 

Ho solo cercato di dare loro un buon esempio e i risultati mi hanno dato ragione. Non capisco come mai la coppia di egiziani sia riuscita a malmenare il figlio solo perché gay. Come se per raddrizzare i gusti sessuali di un proprio congiunto bastasse rifilargli delle pedate del sedere e non solo nel sedere. Bisogna essere ignoranti come travi per immaginare che un giovinetto diventi eterosessuale se percosso a sangue. Mi rendo conto che se in una casa, non necessariamente egiziana, un ragazzo confessa di essere attratto dai maschi anziché dalle femmine, non si festeggi, sapendo benissimo che avrà dei problemi nel corso della sua esistenza.

 

 

Ma non è certo con i pugni di chi lo ha messo al mondo che risolverà i suoi disagi. Ovvio che un adolescente sedotto da un suo coetaneo desideri rivelare quali siano le sue pulsioni, e che lo faccia con la mamma da cui si aspetta comprensione e consigli. Nel caso di specie invece il giovinetto ha trovato ripugnanza e disprezzo. Risultato amaro: egli è rimasto solo con i suoi problemi irrisolti, dato che entrambi i genitori sono in galera, e non sappiamo che fine farà il fanciullo, abbandonato ai suoi grovigli esistenziali. I gusti sessuali non sono trasmessi per via genetica e non possono essere puniti come una grave colpa. Se avremo notizie della povera vittima egiziana non trascureremo di informarvi. Per il momento non possiamo che deplorare chi lo ha picchiato a sangue. 

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