Zona Bianca, il rapper Ayub indigna la Ravetto: "Io integrato? Sono arabo musulmano"
"Mi sento integrato ma non sono italiano, sono arabo. Io sono arabo musulmano". A Zona Bianca, su Rete 4, Giuseppe Brindisi parla del caso-Milano, con i rapper del quartiere San Siro, spesso figli di migranti e italiani di seconda o terza generazione, protagonisti di canzoni ai limiti dell'istigazione a delinquere.
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Uno spaccato inquietante dei quartieri di periferia e semi-periferia delle grandi città italiane, tra società, musica e delinquenza pura e semplice. In studio c'è il rapper Ayub, che indigna Laura Ravetto, deputata della Lega seduta a suo fianco. "Integrazione? Io mi sento integrato nella cultura italiana ma sono arabo musulmano. Non è che non voglio integrarmi, io mi sento integrato. Vado in discoteca, ho la fidanzata italiana...".
Poco dopo, in collegamento sempre da Milano, è il rapper Paname a confrontarsi con il direttore di Libero Pietro Senaldi, nato proprio nel suo stesso quartiere. "Nulla può giustificare un crimine", sottolinea Brindisi. "Io ho sbagliato e ho pagato con anni della mia vita. Cosa devo fare di più? Vado a lavorare, ho cambiato vita, pago le tasse. I rapper oggi cantano di delinquenza e i ragazzini che li ascoltano vanno a fare i delinquenti. Non perché sono costretti, ma per scelta ma perché oggi fa f***o, io lo ammetto. Molti vanno a fare i criminali perché fa f***o".
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