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Gratta e Vinci, vince 100 mila euro: il gesto choc del tabaccaio che frega il cliente

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Vince 100mila euro al Gratta e Vinci, ma il tabaccaio gliene dà solo 7.800. E' successo in un bar alla periferia di Milano, dove il fortunato andava spesso la mattina a fare colazione. Il gestore, un cinese che tutti chiamano "Enzo", si sarebbe intascato il biglietto e avrebbe provato a consegnare all'uomo solo 7.800 euro in contanti, sostenendo che fosse giusto così. In realtà quella somma era pari a una vincita da 10 mila euro al netto delle tasse, dunque un decimo dell'importo realmente vinto.

 

 

 

Il caso risale al giugno dell'anno scorso. Nel frattempo una coppia è finita indagata: lui 46enne per truffa aggravata, lei 36enne per ricettazione. Il pm milanese Cristian Barilli lo scorso marzo ha ottenuto dal gip il sequestro preventivo degli 80 mila euro depositati sul conto corrente aperto dalla donna due giorni prima della validazione del tagliando vincente sottratto. Stando alla ricostruzione della Procura, come riporta Leggo, la vittima, un 59enne milanese, la mattina dell'11 giugno dell'anno scorso va a fare colazione in un bar tabacchi della zona prima di andare a fare le pulizie in un edificio in via Ripamonti. A un certo punto compra un biglietto della lotteria Gratta e Vinci, lo gratta e appare la somma 2000. "Questo numero vincente deve essere moltiplicato per 50", ha spiegato agli investigatori l'uomo. 

 

 

 

Dopo aver fatto vedere il biglietto vincente al tabaccaio, quest'ultimo avrebbe invitato la vittima nel retrobottega e gli avrebbe dato due mazzette di banconote per un totale di 7.800 euro, visto che gli altri 2.200 sarebbero per le imposte. Poi, di fronte alle proteste del truffato, avrebbe detto: "Queste cose non si possono fare, non avvisare nessuno". Il giorno dopo il 59enne va di nuovo al bar per riavere il suo Gratta e Vinci, ma a quel punto Enzo gli avrebbe detto di averlo consegnato "a un'altra persona che mi ha dato gli stessi soldi" aggiungendo di "non andare dai carabinieri altrimenti ci denunciano tutti e due". Da qui la denuncia vera e propria e l'inizio delle indagini.

 

 

 

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