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Banca, truffa da 10 milioni di euro a Milano: tutto con una Polaroid, come li hanno ingannati

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Sei grosse banche italiane sono state truffate per ben 10 milioni di euro nel giro di pochi mesi. Gli artisti della "truffa", come sono stati ribattezzati, sono sei persone - tre italosvizzeri, due padovani e un romano - ora indagati per i fatti risalenti al 2016. Per loro, adesso, la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio contestando quale ipotesi di reato l'associazione a delinquere finalizzata a una serie di truffe. Nel mirino dell'operazione sono finite Bper, Banca Popolare di Sondrio, Bpm, Credito Valtellinese, Credito Emiliano e Banca Intesa Sanpaolo.

 

 

 

I truffatori, in particolare, sono accusati di aver raggirato gli istituti di credito riuscendo a ottenere consistenti finanziamenti attraverso "lo sconto di fatture artatamente create e che non sarebbero state pagate", per poi distrarre questi soldi dai conti delle società adoperate per la truffa e successivamente lasciate andare in bancarotta. In questo modo, come spiega il Corriere della Sera, "oltre al danno per gli istituti bancari derubati complessivamente di circa 10 milioni di euro, la distrazione dei soldi dalle società e il loro fallimento ha procurato un passivo di oltre 20 milioni di euro, mentre almeno 6 milioni e ottocentomila euro dei profitti lucrati prendevano la strada dei profitti personali dei truffatori trasferiti sul conto svizzero della Marketeasy Italia srl, e altri 4 milioni sulla Gs Quality Service srl".

 

 

 

Le banche, comunque, avrebbero erogato questi finanziamenti non accorgendosi della presentazione di documenti falsi, come per esempio fatture per operazioni inesistenti portate allo sconto. Dunque, si sarebbero fatte ingannare con una certa superficialità. I truffatori, tra l'altro, si presentavano con biglietti da visita contraffatti del marchio Polaroid spa, gruppo che compare tra le parti offese in questo procedimento per il reato di contraffazione e uso di marchio. 

 

 

 

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