Il Giornale d'Italia festeggia i primi 120 anni di storia e informazione
120 anni di storia e di informazione. Un viaggio che ha attraversato le principali tappe del '900 italiano. Il Giornale d'Italia festeggia quest'importante ricorrenza, guardando a quel 16 novembre 1901, giorno d'uscita del primo numero. Il quotidiano nazionale venne fondato nel 1901 da Sidney Sonnino e Antonio Salandra, con la direzione di Alberto Bergamini, proveniente dal Corriere della Sera. Si è fin da subito proposto come un mezzo non divisivo ma unificatore: «Lavoreremo alla conciliazione degli animi, a ravvivare i sentimenti di solidarietà fra tutti gli ordini cittadini, a rialzare le condizioni morali ed economiche delle classi più disagiate, da cui dipende per tanta parte l'avvenire d'Italia» (Anno I, n° 1, 16-17 novembre 1901).
Il quotidiano fondato nel 1901 ha raccontato l'Italia per oltre un secolo: ha vissuto attraverso le due guerre mondiali e relativi dopoguerra, periodi bui e di crisi e fasi di rinascita. «Quando un giornale festeggia un "compleanno" è sempre una buona notizia», hanno sottolineato gli ospiti intervenuti alla ricorrenza che si è celebrata ieri a Palazzo Visconti a Milano, tra i quali il sindaco Beppe Sala. E il Giornale d'Italia è stato davvero rilevante per la storia del nostro Paese: tra gli editorialisti che ne hanno arricchito le pagine ci sono stati; Benedetto Croce, Luigi Pirandello, Giovanni Pascoli, Antonio Fogazzaro, Vilfredo Pareto e Gabriele D'Annunzio.
Ed è proprio con Gabriele D'Annunzio che Il Giornale d'Italia l'11 dicembre 1901 inventò la cosiddetta "Terza Pagina", collocata dopo quelle della politica e della cronaca. Pagina che il primo direttore Alberto Bergamini dedicò alla prima teatrale della Francesca da Rimini, di Gabriele D'Annunzio, interpretata da Eleonora Duse. Il Giornale d'Italia è ancora presente, ma in un'altra veste: quella del quotidiano online, che mantiene le ambizioni e gli obiettivi di quel 16 novembre 1901.