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Beppe Sala "va decapitato"? Minacce e choc: ecco chi lo vuole morto nella Marina Militare

Enrico Paoli
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Forte della divisa, forse, pensava di essere al di sopra di ogni sospetto. Al punto da sentirsi libero di minacciare e insultare, sul canale Telegram dei no Vax e no Green pass "Basta dittatura - proteste", il sindaco di Milano, Beppe Sala, con frasi del tipo «quindi è giusto anche prendere a calci in c... questo b di m.... quando avvistato nella città». Oppure l'invito a «decapitarlo» o appenderlo «testa in giù», se non addirittura ad «andare sotto le case, villette di questi e farli tremare il terreno dove camminano». Invece un sottufficiale della Marina militare di Teulada - attualmente non in servizio perché no Vax - è stato indagato e perquisito dalla Polizia, assieme ad un operaio 50enne di Crescentino.

 

 

I due decreti di perquisizione, effettuati dalla Polizia a Vercelli e a Cagliari, sono stati disposti nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, e riguardano i messaggi di morte rivolti a Sala, apparsi nei giorni scorsi nella chat "Basta dittatura- proteste", il canale Telegram dei no Vax e no Green Pass. Entrambi gli indagati hanno ammesso di essere gli autori dei messaggi presenti sulla chat, postati con espressioni «gravi, minacciose e intimidatorie», e per «almeno due per i quali è configurabile la minaccia grave» e «aggravata per essere stata commessa contro un pubblico ufficiale». Nel mirino dei no Vax e no Green pass anche il premier Draghi e il ministro Speranza. L'indagine, partita dopo la denuncia di Sala, dà la misura di quale sia il livello raggiunto da no Vax e no Green pass alla vigilia delle manifestazioni di Roma e Milano. Le perquisizioni disposte dalla Procura sono servite anche a verificare se i due abbiano contatti stretti con gruppi no Vax, pronti a organizzare le proteste non autorizzate.

 

 

Nel decreto dei magistrati milanesi, che riporta un'informativa della Digos, si fa notare che nella chat di Telegram, con oltre 8mila utenti, «sono stati pubblicati diversi commenti diffamatori e minatori contro il primo cittadino, attribuendogli la seguente frase, artatamente estrapolata dal contesto discorsivo "giusto caricare i cortei No Green pass"». Le perquisizioni sono state disposte anche per verificare se i due indagati abbiano commesso anche «altri reati caratterizzati da situazione di connessione». Da qui il sequestro di cellulari e computer per verificare un'eventuale «rete» di contatti col mondo no Vax che organizza le manifestazioni o «analoghe violente iniziative di aperto contrasto e scontro anche fisico con appartenenti alle istituzioni». Nella perquisizione cercate anche eventuali armi (non risulta al momento che siano state trovate) o documenti su una possibile «divulgazione dell'uso della minaccia o altre forme di intimidazione», sempre nell'ambito no Vax.

Intanto il Comitato per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto di Milano, Renato Saccone, ha deciso di aumentare la vigilanza attiva, cioè il livello di protezione nei confronti di Sala. La vigilanza era già prevista, ma ora sarà più capillare, con passaggi delle pattuglie davanti all'abitazione del sindaco, con particolare attenzione agli eventi a cui parteciperà. A Sala intanto è arrivata la solidarietà bipartisan, dal senatore di Leu, Francesco Laforgia, al coordinatore della Lega Lombarda, Fabrizio Cecchetti. Il Consiglio comunale di Milano si è aperto con un applauso da parte di tutta l'Aula per condannare ogni forma di odio e violenza. Intanto, sul fronte dei contagi, l'inversione di tendenza nell'andamento dell'epidemia da Co vid, con una curva tornata a risalire nei vari parametri dopo iniziali segnali di miglioramento, è confermata dai dati dell'ultima settimana. Nell'arco di 7 giorni sono aumentati i nuovi casi ed i ricoveri, con le maggiori preoccupazioni che si concentrano su 4 regioni, mentre appare a questo punto più lontano l'obiettivo di raggiungere la quota del 90% di vaccinati entro l'anno. Il bollettino giornaliero parla di 4.866 positivi in 24 ore, mentre sono 50 le vittime in un giorno. Il tasso di positività è allo 0,85%, in calo rispetto all'1%. Sono invece 347 i ricoverati in terapia intensiva, 6 in più rispetto a ieri, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 2.609.

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