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No Green-pass, i legami con il Pd con i fanatici che volevano assaltare la Cgil: qui cambia il quadro

Lorenzo Mottola
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Per la Procura sono esponenti di pericolosi gruppi eversivi. Per il Pd sono simpatici guasconi con i quali è opportuno «organizzare concerti» e accordarsi per «una produzione culturale alternativa». C'è un imbarazzante legame tra il Partito Democratico e "quei bravi ragazzi" No vax che sabato hanno cercato di assaltare la sede della Cgil di Milano. I quaranta anarchici denunciati dopo gli scontri, infatti, non sono spuntati dal nulla. La gran parte proviene da centri sociali del Nord. E parliamo di realtà che in molti casi devono la loro stessa esistenza proprio all'appoggio che esponenti del Pd hanno garantito loro per anni. La Questura finora non è riuscita a trovare una regia dietro all'organizzazione della manifestazione. D'altra parte parliamo di anarchici, pochi dei quali usciti dalle case occupate della città. Questo perché a parte qualche raro caso, a Milano perfino le organizzazioni antagoniste sono troppo radical chic per esprimere frange tanto "cattive".

 

 

 

In corteo c'era altro: esponenti del Telos di Saronno, del Boccaccio di Monza, del Baraonda di Segrate, fino al Terra di Nessuno di Genova. Quest'ultimo, in particolare, è un centro sociale cui il Comune di Genova (giunta di centrosinistra) aveva assegnato un enorme spazio al simbolico prezzo di 100 euro al mese. Canone che, nonostante la cifra fosse del tutto simbolica, dopo qualche anno nessuno ha più pagato. Risultato: gli occupanti sono stati recentemente sgomberati tra le proteste del Partito Democratico. Quella mattina una consigliera comunale del Pd, Cristina Lodi, si è precipitata a osservare le operazioni delle forze dell'ordine per «verificare che tutte le azioni si stiano svolgendo nel pieno rispetto dei diritti delle persone». La politica dem non si fidava della polizia? E ancora: «Mi chiedo se l'amministrazione stia valutando la riapertura di un dialogo considerando anche che si tratta di un'associazione che è inserita nei tavoli territoriali e nel territorio, non sono persone sconosciute, ma partecipano attivamente». La partecipazione attiva degli anarchici è stata poi espressa prendendo a bastonate la polizia a Milano. D'altra parte, ricordiamo che è stato lo stesso Giuseppe Sala a dire che i centri sociali sono «spazi sociali che forniscono una produzione culturale alternativa, un'aggregazione a basso costo, svolgono una funzione molto contemporanea. I leghisti potranno ironizzare sulle mia parole ma questa è la realtà».

 

 

 

Che si tratti davvero della realtà o no, l'unica certezza è che le parole di Sala sembrano essere condivise dalla stragrande maggioranza dei politici di centrosinistra. Dicevamo che in piazza c'era il Boccaccio di Monza, che il Pd locale sulla sua pagina ufficiale definisce «un luogo dove la socialità, il dibattito e l'interesse nei confronti delle questioni della nostra città e del nostro Paese sono al centro». Una socialità che, però, a volte si esprime organizzando manifestazioni non autorizzate con degli scontri come ciliegina sulla torta. Riguardo alla delegazione di anarchici di Segrate, l'attuale sindaco Pd già nel suo programma elettorale spiegava che il piano per questi amici fosse «coinvolgere i giovani, incluse realtà come il Centro Sociale Baraonda, nella programmazione e realizzazione di iniziative culturali ed artistiche (concerti, eventi, mostre, cineforum ...) da loro stessi suggerite/promosse, in modo da valorizzare i loro talenti, eventualmente con concorsi per la realizzazione di spettacoli, mostre ed eventi culturali». I talenti del Baraonda sono poi stati espressi menando fendenti contro la Celere. In piazza a contestare il Green pass c'era di tutto, dal comunista Marco Rizzo fino ai collettivi intellettuali come "Wu Ming". E come dicevamo c'erano rappresentanti del Telos di Saronno. Nel 2020 l'allora candidato sindaco del Pd, Augusto Airoldi, era sceso in piazza insieme a questi ragazzi per contestare un evento organizzato in Comune dalla Lega. Verrebbe il sospetto che il buon Airoldi fosse a caccia di elettori, perché anche i voti dei centri sociali fanno brodo.

 

 

 

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