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Mimmo Lucano condannato a 13 anni, quando Beppe Sala diceva: "Al tuo posto avrei fatto lo stesso"

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"Nella tua posizione avrei fatto lo stesso": lo diceva Giuseppe Sala a Mimmo Lucano tre anni fa nel 2018, quando l'ex sindaco dem di Riace era solo indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Oggi, invece, per lui è arrivata la condanna a 13 anni e 2 mesi di carcere. Il tribunale di Locri ha deciso addirittura di aumentare la pena richiesta dalla Procura. Secondo l'accusa, Lucano avrebbe messo in piedi un sistema criminale dietro il modello passato alla cronaca come "il paese dell'accoglienza" e dell'integrazione.

 

 

 

Il cosiddetto "modello Riace" incontrò quindi il "modello Milano":  tre anni fa l'ex primo cittadino venne accolto a Palazzo Marino con una standing ovation da parte dei presenti. "Per me resti un collega e le mie parole di solidarietà sono queste - disse Sala, ora in corsa per la rielezione alle amministrative del 3 e 4 ottobre -. I sindaci che non si girano dall’altra parte sono costretti ad agire da soli. Poi la giustizia farà il suo corso ma è una persona in buona fede che ha fatto tutto il possibile e che aspetterei a giudicare perché è una situazione complessa".

 

 

 

Lo scandalo che ha travolto Lucano è iniziato nel 2018. Per l'accusa, l'ex sindaco avrebbe sfruttato l'arrivo dei migranti per far lavorare i cittadini di Riace nel fiorente business dell'accoglienza ricevendo, "quale contraccambio, un sostegno politico elettorale". Sull'argomento è intervenuto poco fa anche il leader della Lega Matteo Salvini, da giorni bersaglio di insulti per il caso-Luca Morisi: "Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere". E non solo. Su Facebook poi ha aggiunto; "Giornalisti e politici di sinistra indignati ne abbiamo? No, sono tutti impegnati a fare i guardoni in casa altrui". 

 

 

 

 

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