Matteo Salvini, barista stuprata da uno straniero: "Lamorgese e Sala, dove siete?". Cambia la campagna elettorale
"Ancora violenza su una donna, ancora paura e abusi a Milano". Matteo Salvini commenta il caso di una barista aggredita nel quartiere Niguarda, periferia Nord di Milano, e chiama in causa il sindaco e il ministro degli Interni: "Sala e Lamorgese, ci siete?", chiede polemicamente il leader della Lega (che da settimane sta bombardando il Viminale sul tema della sicurezza, dagli sbarchi di migranti ai rave clandestini, dai femminicidi alle aggressioni sessuali), che poi chiede "più telecamere, luci e poliziotti, più sicurezza. Basta parole, fatti!".
La donna, una trentenne, stava tornando a casa dopo il turno di lavoro nella zona di via Ornato, poco prima delle 10 di sera. Un uomo l'ha bloccata per la borsetta e spinta contro il muro, e dopo averla schiacciata contro la parete le ha sfilato l'intimo cercando di abusare di lei. Poche settimane fa, pochi chilometri più a Est, una 25enne inserviente dell'ospedale San Raffaele era stata violentata in un fossato in pieno giorno. Anche nel caso del Niguarda, come per il San Raffaele, l'aggressore sarebbe uno straniero di carnagione scura, scappato a piedi. La donna è riuscita a divincolarsi e a urlare fino a mettere in fuga il suo aguzzino che adesso è ricercato dalla polizia. Si tratterebbe, secondo il racconto della vittima, di uno straniero, di carnagione scura, che è poi scappato a piedi.
All'ora del tentato stupro la via, piena di negozi e bar e solitamente affollata, era però praticamente vuota. Il violentatore, di età approssimativamente compresa tra i 20 e i 25 anni, l'ha sorpresa da dietro approfittando della solitudine e ha poi iniziato a palpeggiarla. Solo la pronta reazione della ragazza, che è riuscita a divincolarsi e a urlare a squarciagola, ha evitato il peggio. Quindi la drammatica telefonata al 112, dove praticamente senza più voce per lo choc subito ha denunciato quanto accaduto.