Milano, la ciclabile sul naviglio moltiplica gli incidenti. Forza Italia: "Esposto contro il progetto"
La ciclabile è ancora in fase di cantiere, ma i cordoli realizzati per restringere la carreggiata sono stati divelti: prova che diversi incidenti sono già avvenuti, prima ancora che la nuova corsia delle bici abbia visto la luce. Una foto del cantiere aperto lungo l'Alzaia del Naviglio Pavese per la ciclabile Ci troviamo lungo l'Alzaia del Naviglio Pavese, dove dallo scorso settembre è partito il cantiere per la realizzazione del tratto milanese della «VenTo», la ciclovia che collega Venezia a Torino.
Sarà una ciclabile di quasi cinque chilometri lungo il Naviglio Pavese, a doppio senso di marcia, dalla zona pedonale della Darsena, da via Darwin, alla fine del territorio del Comune. Il costo complessivo del progetto è di 2,5 milioni. Peccato che l'intervento abbia già reso palesi diverse criticità. «Il problema principale per cui avvengono gli incidenti», spiega l'esperto di segnaletica stradale Enrico Bonizzoli, «è una curva di restringimento della carreggiata che è stata realizzata con il posizionamento dei cordoli per favorire il rallentamento dei veicoli. Però in quel punto», tra Alzaia Naviglio Pavese e via Schiavoni, «c'è poca visibilità, soprattutto in alcuni orari del giorno, e il pericolo, che si è già verificato, è quello di non vedere i cordoli e andarci a sbattere». La corsia delle biciclette, per altro, sarà molto larga, quasi quanto la carreggiata destinata alle automobili. «Questo provocherà un deciso aumento di traffico perché la carreggiata è stata dimezzata e ridotta a una corsia. Senza contare il problema dei parcheggi: anche questi saranno più che dimezzati, con la sostituzione dei posteggi a lisca di pesce, oggi esistenti, con quelli longitudinali».
Non sarebbero queste le uniche criticità. Nell'incrocio con via Schiavoni, «la visibilità è stata a tal punto ridotta che si rischiano dei frontali tra gli autobus che svoltano a sinistra in Alzaia Naviglio Pavese e le auto che provengono dal senso di marcia opposto», spiega ancora Bonizzoli. Problemi di sicurezza ci saranno anche per i ciclisti una volta che la corsia verrà realizzata. «La ciclabile protetta da un lato dal marciapiede e dall'altro dai cordoli non garantisce la sicurezza in caso di caduta», prosegue l'esperto. Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Fabrizio De Pasquale, annuncia un esposto contro la ciclabile. «Faremo un esposto perché questa ciclabile è stata progettata e realizzata senza tener conto dei reali pericoli per automobilisti, ciclisti e pedoni», spiega. «Il restringimento realizzato attraverso la curva è pericolosissimo. Il quartiere è già in subbuglio per gli incidenti che ci sono stati come dimostrano i cordoli divelti», aggiunge De Pasquale. «La ciclabile, costata due milioni e mezzo, è peraltro inutile perché i Navigli sono sempre stati percorsi in bici grazie al fatto che si tratta di una zona poco trafficata. Ma dopo questo intervento anche questa diventerà un'area congestionata dal traffico». Ci sarebbero già state alcune 'revisioni' del progetto in fase di realizzazione. Il capogruppo di Forza Italia spiega infatti che «i tecnici del Comune sono dovuti intervenire segando un marciapiede perché si sono accorti che gli autobus non riuscivano più a passare».