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Attilio Fontana: "Si dovrà tornare a casa per l'iniezione". Lombadia, niente vaccino in vacanza

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La Lombardia ha fissato pochi richiami di vaccino nelle due settimane centrali di agosto, ma in ogni caso non sarà possibile effettuare l'iniezione nei luoghi di villeggiatura.  Il governo ha infatti bloccato l'ipotesi di vaccinare i cittadini nei luoghi di vacanza "Sui vaccini in vacanza per i lombardi la mia idea è che dovranno tornare a casa" dice il governatore lombardo Attilio Fontana oggi a MattinoCinque su canale 5. "Nel nostro piano vaccinale abbiamo cercato di mettere pochissimi richiami nelle due settimane centrali di agosto. Abbiamo fissato il richiamo o prima o dopo a chi ha dichiarato di essere in vacanza in quel periodo. Viene chiesto se sono assenti in quelle due settimane ed eventualmente viene chiesto di poter anticipare o posticipare di qualche giorno se la cosa rientra nei parametri consentiti: non è una garanzia ma una possibilità".

 

Intanto la campagna vaccinale procede a pieno ritmo. Aggiunge Fontana: "Abbiamo dimostrato che se ci dessero i vaccini, potremmo superare facilmente le 120mila vaccinazioni al giorno, la gente aderisce e le liste sono piene: da noi una piccolissima percentuale rifiuta AstraZeneca e le persone hanno fiducia in quello che dicono loro i medici e in quello che si fa nei centri vaccinali". 

 

Poi il presidente lombardo critica il governo che non ha dirottato sulla Lombardia le dosi di Astrazeneca inutilizzate: "Nel momento in cui ho visto che una parte di popolazione italiana non vuole AstraZeneca ho detto di mandarle da noi visto che qui soltanto lo 0,5% rifiuta AstraZeneca" ha concluso Fontana. "Per noi sarebbe un passo avanti. La cosa che mi lascia perplesso però è che la risposta non è stata positiva". 

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