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Milano, al bosco della droga si continua a spacciare: 12 arresti. La leghista Silvia Sardone: "Sinistra sbugiardata"

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Altri arresti a Rogoredo, vicino all'area tristemente nota come il bosco della droga. Per lo spaccio di stupefacenti nell'area della stazione ferroviaria di Milano Rogoredo sono state arrestate 12 persone. Il blitz, condotto dal compartimento di Polizia Ferroviaria per la Lombardia, è scattato alle prime ore dell'alba. In manette sono finite 11 marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e una donna italiana di 33 anni. Secondo la ricostruzione del pm Leonardo Lesti e del procuratore aggiunto Laura Pedio, avrebbero gestito il traffico di droga nella zona dello scalo ferroviaria della periferia Sud di Milano.

Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega, va all'attacco: "I dodici arresti di questa mattina non fanno altro che sbugiardare, ancora una volta, la sinistra che parlava di miracolo Rogoredo: del resto basta farsi un giro nel quartiere, all'ex chimici, a Cascina Palma o al confine con San Donato, per trovare tossici, spacciatori, siringhe, degrado. Capisco che per Sala e il Pd sia piu' facile osservare piazza della Scala dai loro uffici, pero' evitino di esultare per riqualificazioni che esistono solo nella loro mente, certo non nella realta".

Poco tempo fa è stato trovato un morto a Cascina Palma, ora e' finito in manette un gruppo di nordafricani che gestiva lo spaccio. Prosegue la Sardone: "Rogoredo non e' per nulla guarita, anzi c'e' ancora tantissimo da fare. Il Comune perché non fa mettere in sicurezza gli immobili abbandonati e occupati da tossici e spacciatori? Perché non implementa i passaggi della polizia locale? Ora è il momento delle risposte, e' inutile continuare a nascondere la sabbia sotto il tappeto".

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