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MIlano, follia nel cantiere M4: camini alti 6 metri davanti ai balconi delle case

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Matteo Legnani
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Oltre ai disagi patiti a causa di tanti anni di cantieri, la M4 ha portatoa due condomini di via Foppa una brutta sorpresa: altrettanti "camini" di aerazione delle sottostanti stazioni, realizzati a pochissima distanza dai balconi. Gli sfortunati civici sono il 25 e il 28, dove due strutture in cemento alte sei metri sbucano proprio davanti alle finestre del primo e del secondo piano.

Al loro interno celano le pompe che  convogliano l'aria nelle gallerie. Queste prese d'aria, da qualche anno a questa parte, non possono più essere poste al di sotto del piano strada e nascoste da griglie, come ad esempio avviene per le linee 1, 2 e 3 della metropolitana. Devono, invece, "pescare" l'aria ben al di sopra, a non meno di sei metri d'altezza, con un effetto visivo di notevole impatto. «È importante evidenziare che da tali strutture non ci sarà emissione di fumi, ma solo captazione di aria fresca per garantirne il convogliamento negli ambienti della stazione» spiegano da M4. E che «al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico ed architettonico di tali elementi negli ambiti in cui ricadono, il Comune di Milano ha sviluppato uno studio con cui sono stati individuati distinti tipologici per ogni zona di studio.

In particolare, in corrispondenza delle stazioni "California" e "Washington-Bolivar" (realizzate sotto via Foppa, ndr), la struttura in calcestruzzo del torrino sarà coperta con un rivestimento appositamente studiato per il suo inserimento nel contesto urbano». Per coloro che se li sono trovati davanti al balcone, l'impatto resterà comunque notevole, influendo verosimilmente anche sul valore degli appartamenti. «Col rischio che l'impatto non sia solo visivo, ma anche acustico» attacca il consigliere comunale della Lega, Gabriele Abbiati. «Solo con l'entrata in funzione della tratta e degli impianti, si capirà infatti se i camini faranno da "condotta" per il rumore prodotto dall'impianto di captazione dell'aria e per gli annunci vocali diffusi nelle stazioni».

Il consigliere del Carroccio punta l'indice, più in generale, sul fatto che «la M4 è stata fatta "al risparmio" per tutto ciò che non riguarda la sicurezza. Per i camini si potevano trovare soluzioni esteticamente più gradevoli, così come per le uscite dalle stazioni, che sono cubi di cemento dozzinali. Nella capitale del design, le linee del metrò sono sempre state innovative. Qui, invece, si è badato solo a contenere i costi, risparmiando addirittura sul numero di camminamenti per l'attraversamento di viale Argonne».

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