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Milano, abbattuto il pino secolare vicino al cantiere del metrò. Residenti furiosi, M4 si difende: "Era malato"

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Matteo Legnani
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«È il progresso, bellezza», potrebbe dire cinicamente qualcuno, parlando della sorte degli alberi di piazza Frattini, al Lorenteggio. La zona è da diversi anni interessata dai lavori per la realizzazione della M4. E da circa 5 anni, di fatto, piazza Frattini, è sparita. Inghiottita dal cantiere, è stata cintata con cesate impermeabili a ogni sguardo, che solo da qualche giorno sono state sostituite da reti.

I lavori, sotto una metà della piazza, sono di fatto terminati e l'impresa ha iniziato il ripristino dell'arredo urbano e del verde. Ieri mattina, però, i residenti sono stati svegliati dal rumore delle motoseghe, che stavano procedendo al taglio di un grosso pino. In diversi sono scesi a vedere cosa stava accadendo e a protestare, ma il "danno" era ormai fatto. L'albero, fatto a fettine, giaceva a terra. «Uno scempio - dice Graziella Giubelli, che vive lì da quasi 35 anni. «Si trattava di un grosso pino di 60-70 anni, il cui difetto era solo di essere un po' curvo». Da M4 si sono giustificati con una nota in cui spiegano che l'albero era malato e per questa ragione è stato abbattuto.

Ma in piazza Frattini hanno ancora in mente quello che successe quando si aprì il cantiere della metropolitana: «Arrivarono una mattina e tirarono giù tutto in pochissimo tempo - racconta ancora la signora Giubelli - ma alcuni di noi si legarono agli alberi sopravvissuti, ed è per questo che alcuni sono ancora lì. Ci hanno detto che non ne taglieranno altri, dopo quello di oggi (ieri, ndr), ma il timore è che vengano qui una mattina presto e tirino giù i sei rimasti prima che qualcuno possa fare qualcosa». Il consigliere leghista del Municipio 6, Carlo Goldoni, prende atto della versione di M4 circa il taglio del pino, ma esprime a riguardo tutta la sua perplessità: «Mi chiedo - dice - perché allora quello stesso pino, come gli altri rimasti, sia stato messo in sicurezza, col tronco protetto per impedire che i mezzi del cantiere lo danneggiassero. E sia per questo sopravvissuto per tutti questi anni, salvo essere tagliato proprio mentre smontavano il cantiere. Una cosa che ci sta davvero poco, tra l'altro, nella città di un sindaco che si proclama "Verde". Il mio timore è che il pino, come gli altri alberi esistenti, non sia previsto nel progetto di rifacimento della piazza».

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