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Milano, il Pd riapre l'aula di Palazzo Marino a metà: politici lasciati fuori dall'aula. Centrodestra in rivolta

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A Milano torna a riunirsi in aula dopo 7 mesi il Consiglio comunale. Ma il Pd lascia fuori metà dei politici: la maggioranza di centrosinistra ha approvato infatti la "modalità mista", ovvero con una parte di consiglieri presenti in aula e una parte in da remoto. Tutti, in ogni caso, collegati alla piattaforma Teams attraverso computer o cellulare.

Per consentire il rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale, volte alla prevenzione del contagio da Covid-19, è stata prevista la contemporanea presenza in aula di un numero massimo di 23 consiglieri. La seduta è seguita a distanza dagli altri 25. Sono i gruppi consiliari internamente a decidere di volta in volta chi presenzierà in aula e chi seguirà la seduta da remoto.

Dal 14 aprile dello scorso anno, dopo una pausa di 40 giorni dall'ultima seduta in presenza del 7 marzo, era stata adottata la modalità 'a distanza' delle riunioni, con tutti i consiglieri collegati da casa. Il 10 settembre il consiglio era tornato a riunirsi in presenza fino al 22 ottobre quando, con l'arrivo della seconda ondata di Coronavirus, a causa della quale le sedute erano tornate a svolgersi interamente da remoto. 

Da mesi il centrodestra chiede il ritorno di tutti i politici in aula, considerato che il parlamento e il Consiglio regionale lombardo operano tranquillamente in presenza, con tutti gli accorgimenti del caso. Attacca Riccardo De Corato, consigliere di Fratelli d'Italia: "La seduta di Consiglio odierna, svolta in modalità mista, è un primo parziale ritorno verso la normalità. Certamente, però, non è abbastanza. Fratelli d’Italia, infatti, da mesi chiede che il Consiglio Comunale torni a svolgersi con la totalità dei componenti in presenza, adottando le adeguate misure anti-contagio, come viene fatto, ad esempio, per il Consiglio di Regione Lombardia. A tal proposito ricordo la manifestazione che FdI ha fatto il 22 febbraio  fuori da Palazzo Marino. Fino ad oggi, però, la maggioranza ha preferito, probabilmente più per comodità che per altro, riunirsi da remoto. Grande assente, il sindaco Beppe Sala, che in quattro ore di seduta e per la prima riunione a Palazzo Marino dopo 7 mesi, seppur in ‘modalità mista’, avrebbe potuto trovare 5 minuti per esser presente”.

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