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Pisapia, una selezione per gli artisti di strada in centro a Milano

Lotta tra disperati: soltanto i migliori tra chi vuole ricevere l'elemosina avrà accesso al "salotto" della città

Giulio Bucchi
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di Fabio Rubini La cifra della delibera sugli artisti di strada voluta dal Comune di Milano sta tutta nella data della sua entrata in vigore: il primo di aprile. Sì, perché a ben vedere più che una cosa seria sembra un classico pesce d'aprile, con tanto di vittima designata: gli artisti di strada medesimi, che per potersi esibire in pubblico sono stati divisi in categorie e sottocategorie e dovranno sottoporsi a vere e proprie audizioni fatte da una fantomatica commissione che al momento non è ancora stata istituita. Il tutto spruzzato da una sottile vena di snobismo radical chic, vero fil rouge dell'amministrazione milanese, fin qui più attenta a non scontentare i salotti buoni della Milano bene che a interessarsi dei veri problemi di chi la città la vive tutti i giorni. Artisti di strada compresi.  Leggi l'articolo integrale di Fabio Rubini su Libero in edicola oggi, venerdì 22 marzo

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