Terzi beccato: accompagna i figli a scuola con l'auto blu
Il ministro che ha inguaiato i nostri marò pizzicato con i suoi bambini di 4 anni con la macchina di servizio della Farnesina
A scuola in auto blu. «Panorama» ha pizzicato il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Santagata. Martedì 21 febbraio, i due figli - entrambi di quattro anni - del capo della nostra diplomazia sono stati prelevati sotto casa da un'auto di servizio della Farnesina che li ha accompagnati a scuola. Idem l'indomani. Dal ministero hanno fatto sapere che «nei quattro mesi da quando Terzi è ministro in tre occasioni l'auto che lo accompagna in ufficio ha lasciato i bambini a scuola», avendo provveduto in tutte le altre occasioni la madre, accompagnando i bimbi rigorosamente a piedi. Più che uno strappo alla regola, uno strappetto che difficilmente avrà conseguenze di qualsivoglia natura. La stessa Corte di Cassazione ha stabilito nel 2011 che, qualora l'uso dell'auto blu per finalità private sia «episodico ed occasionale» e le distanze percorse sono brevi (la scuola dista circa 700 metri dalla casa del ministro), non configura alcun tipo di reato (peculato d'uso o abuso di ufficio), «potendo eventualmente divenire oggetto di sole sanzioni disciplinari». Terzi, insomma, rischia al massimo di essere mandato dietro alla lavagna. E di doverci andare a piedi.