Fini Non conta più nulla. Ecco la dimostrazione: la sua intervista al Corsera in fondo alla pagina
Il colloquio di Gianfranco col quotidiano di via Solferino viene relegato in taglio basso: il leader futurista sempre più ai margini
Piccoli particolari che notano soltanto gli addetti ai lavori? La crepa sul manufatto che viene beccata solo dall'occhio attento dell'artigiano? Forse. O forse si tratta della certificazione del fatto che Gianfranco Fini non conta più nulla. Il piccolo particolare e la crepa sul manufatto vanno traslate in ambito giornalistico, dove balza all'occhio come oggi, mercoledì 7 marzo, niente meno che sul Corriere della Sera l'intervista al presidente della Camera fosse confinata in un taglio basso tra pagina otto e pagina nove. Il taglio basso, per chi non fosse avvezzo al gergo dei quotidiani, è un articolo che campeggia nella metà inferiore della pagina, una notizia solitamente di peso e rilevanza inferiore rispetto alle testate (o aperture), che sono i pezzi posizionati in cima alla pagina. Gianfranco ai margini - Per onore di cronaca, l'intervista a Fini sul quotidiano di via Solferino è stata scalzata dall'articolo sul boom di cassa integrazione (a pagina 8) e da quello sull'incontro di Alfano, Casini e Bersani con il premier Monti (pagina 9). Gianfranco, nel corso dell'intervista, insiste ad ogni risposta sul "rinnovato apprezzamento" riscosso negli Stati Uniti dalle istituzioni italiane e dal Paese. Il leader di Futuro e Libertà si trovava negli States, in visita a Washington. Fini nel corso del colloquio si spende in elogi sia a Mario Monti sia al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e spiega che Barack Obama "mi ha chiesto di portare un saluto particolare al presidente, che ha definito un grande uomo". Vi è poi una chiosa sul problema immigrazione, del quale Fini ha discusso con Janet Napolitano, il ministro per la Sicurezza interna degli Stati Uniti, in cui Gianfranco rilancia uno dei suoi cavalli di battaglia, quello della cittadinanza per gli immigrati. Una serie di risposte, una trafila di considerazioni relegate nei bassifondi di una pagina del Corsera. Un presidente della Camera ai margini della stampa. E della vita politica.