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Scommesse, il calcio trema Polizia: "Colpiremo duro"

Manganelli: "Le indagini non sono finite, nelle prossime ore sviluppi estremamente significativi". Nuova ondata di arresti?

Giulio Bucchi
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Scommesse illegali, la bufera sul calcio deve ancora arrivare. Lo fa intuire il capo della Polizia Antonio Manganelli annunciando che le forze dell'ordine colpiranno duro: "Le indagini non sono finite e stanno portando, in questi giorni e in queste ore degli sviluppi estremamente significativi". "Proseguiremo sulla strada del rigore - assicura Manganelli - e faremo tutto il possibile per sanare questo settore, perché non ci va che venga inquinato. Faremo investigazioni anche all'estero, grazie all'Interpol, perché le indagini ci portano ad altri Paesi non solo europei". Manganelli, che ha ricordato di essere "figlio di un   centravanti", ha spiegato anche la particolarità delle scommesse: "Sono truccate spesso anche piccole cose che apparentemente possono sfuggire: si scommette sul primo fallo laterale o sul primo calcio d'angolo e basta una sola persona che si inserisce in questa combine per assicurare la riuscita di queste operazioni illecite". Parole che gettano una nuova luce sugli sviluppi dell'indagine, che come ultima tappa ha l'arresto tra gli altri del portiere del Piacenza Mario Cassano (nella foto) e del factotum del Bari Angelo Iacovelli, il 4 febbraio scorso.

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