Marco Il compagno di Lucio disperato in lacrime Testamento, giallo: a lui l'eredità di Dalla?
L'attore Alemanno, vestito a lutto, ha letto il testo della canzone "le rondini" poi è scoppiato a piangere: mistero sugli eredi
Alemanno, legato a Dalla da un profondo affetto ormai da molti anni, ma anche suo allievo e collaboratore, ha letto, come da programma, il testo della canzone 'Le rondinì e a seguire, un messaggio personale per l'artista con cui ha condiviso questi ultimi anni. L'attore di origini leccesi ha ricordato il momento in cui sentì per la prima volta la canzone 'Le rondinì. Un disco comprato da suo padre, quando lui aveva solo 10 anni. Una ballata struggente che inizia con un dolce fischiettare di Dalla. "Nonostante tutto il tempo che è passato io risento ancora quel fischio lontano". "Avevo solo dieci anni, e non ero mai stanco di ascoltare quel brano, solo quello, mi ipnotizzava quasi" ha continuato l'artista, ricordando che quella fu "la prima o una delle prime volte in cui mi sia commosso davvero scontrandomi con un'emozione totale e disarmante". E a lui si è rivolto anche il padre domenicano che fu confessore di Dalla: "Ci ha lasciato in un modo impensato, inedito, e questo è Lucio, certo questo tonfo, direi quasi crudele, vero Marco?, ci ha lasciati tutti più soli, più tristi". L'eredità - Diritti d'autore, patrimoni immobiliari tra cui la grande e antica casa di via D'Azeglio, ma anche una prestigiosa collezione personale di opere d'arte. Non è chiaro se esista o meno un testamento che indichi precisi lasciti e volontà. Al momento della morte Lucio Dalla non aveva parenti di primo grado quali sono i genitori, il coniuge o i figli. Esistono, invece, alcuni cugini. Certo, l'attore Marco Alemanno che gli è stato vicinissimo per molti anni fino alla sua scomparsa. E' stato lui, infatti, il primo a trovare il corpo senza vita del cantante nella stanza d'albergo a Montreux, in Svizzera dove il 1 marzo scorso Dalla alloggiava per la tournèe europea. Secondo i legali dell'artista una sua volontà molto forte sarebbe quella di creare una fondazione nella sua città, che porti il suo nome e che abbia come mission la promozione dell'arte, della musica, della cultura e soprattutto dei giovani talenti per i quali Dalla si è sempre speso. Una volontà che il suo entourage appoggerebbe convintamente, ma tutta da verificare in relazione all'aspetto legale alla presenza o meno di documenti lasciati per iscritto dal defunto.