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Destra, 20mila in piazza: Rifacciamo An senza Fini

Storace dopo la manifestazione: la destra non è stata assassinata da Gianfranco, abbiamo uno spazio politico enorme

Lucia Esposito
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Una vera e propria marcia su Roma. Sabato scorso, 3 marzo, in ventimila hanno sfilato nelle vie dalla Capitale guidati dal segretatrio de La Destra, Francesco Storace che fa il bilancio di quello che è successo: "Abbiamo toccato con mano l'amore di un popolo. I ventimila che hanno marciato sulla capitale sono la piu' bella rappresentanza di una destra che non e' stata assassinata da Gianfranco Fini. Innanzi a noi abbiamo uno spazio politico enorme e ieri la piazza di Roma lo ha dimostrato". E ha aggiunto: "Era dal 1992 - il Msi con mani pulite - che non vedevamo a un nostro corteo cosi' tanta gente. Appassionata, motivata, civile. Temevamo di non farcela, la coincidenza col raduno dei no tav avrebbe potuto scoraggiare molti, e invece no. La folla e' stata incontenibile ed e' stato davvero emozionante non riuscire a vedere mai la fine del corteo. Sta a noi, ora, saper organizzare la raccolta del consenso che dobbiamo essere capaci di calamitare, con tanti altri incontri popolari in ogni parte d'Italia, a partire dalle citta' che saranno interessate al voto". Progetti futuri -  Storace ha in mente un piano preciso: "Dovremo stabilire un calendario di iniziative per tenere alta la tensione e l'attenzione sui temi della sovranita'. E sara' il centrodestra a dover capire che la strada della sottomissione a questa Europa e ai suoi derivati tecnocratici e' la piu' sbagliata. Esiste un'altra Italia in lotta. Alemanno non si scaldi. A me interessa che il centrodestra cerchi e trovi un altro candidato. Della sua disponibilita' alle primarie mi interessa poco. Noi non potremmo mai sostenere un candidato che ha offeso la famiglia Almirante. Deve chiedere scusa'', conclude Storace.  

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