Palermo, scandalo all'Ateneo Esami falsi, tre arresti
In manette due dipendenti e un ex studente. Pm: entravano nel sistema informatico e attribuivano esami mai sostenuti o cambiavano voti
Un vasto giro di esami universitari falsi è stato scoperto a Palermo dalla Polizia, che alle prime ore dell'alba ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari a carico di due dipendenti dell'Ateneo e di un ex studente. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Ricciardi, su richiesta dei sostituti procuratori Sergio Demontis e Amelia Luise, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. Le accuse a loro carico sono accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e falsità ideologica in atto pubblico. Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche oltre che da acquisizioni documentali, hanno permesso di accertare la falsa attestazione da parte dei dipendenti, tuttora in servizio all'Università, dell'avvenuto superamento da parte di numerosi studenti di esami, in realtà mai sostenuti o non superati con la votazione dichiarata. I due dipendenti, infatti, avevano accesso al sistema informatico Gedas in dotazione all'Ateneo per la registrazione degli esami sostenuti dagli studenti. Dal confronto incrociato tra la documentazione cartacea, acquisita nel corso delle indagini e costituita dai verbali di esame e dagli statini, e quella informatica, infatti, è emersa la divergenza dei dati registrati. La difesa del Rettore - Prendiamo atto delle iniziative assunte dalla Procura di Palermo alla quale noi stessi abbiamo rimesso le carte a settembre del 2010 appena acquisiti elementi di rilevanza penale, adottando contestualmente provvedimenti disciplinari nei confronti degli stessi dipendenti che oggi sono destinatari delle misure cautelari", commenta il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla"Rinnoviamo il nostro rispetto alla magistratura -aggiunge Lagalla- alla quale ribadiamo la disponibilità a tenere aperto qualsiasi canale di collaborazione, impegnati come siamo in un processo di trasparenza e di rifondazione della struttura universitaria".