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Il Pdl con Pd e il Terzo Polo? Per il Cav nel 2013 si può fare

Berlusconi apre alla grande coalizione: "La democrazia è nei partiti. Secondo mandato di Monti? Dipende da ciò che avverrà"

Andrea Tempestini
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Immagina nel 2013 un governo con Pd, Pdl e Terzo Polo? "Sì", risponde Silvio Berlusconi al termine del vertice del Ppe a Bruxelles, spiegando che "la democrazia si concretizza nei partiti". Per l'ex premier sono i partiti "a rappresentare i cittadini". Il Cavaliere in ogni caso non vede ostacoli per il governo fino al termine naturale della legislatura: "Solo se l'operato dell'esecutivo non fosse in sintonia con gli interessi del Paese, ma francamente non credo", dice Berlusconi. Sulla possibilità che Monti possa andare oltre la legislatura, il presidente del Pdl risponde: "Dipende da ciò che avverrà, dalla possibilità di trovare un accordo sulle riforme con l'opposizione e la sinistra. Abbiamo fatto un passo indietro - ricorda l'ex presidente del Consiglio - perché riteniamo che l'Italia necessiti di riforme dell'architettura istituzionale senza le quali non è governabile". Decreti legge - Quindi il Cavaliere, continuando a parlare del governo dei tecnici, ha voluto togliersi dei sassolini dalla scarpe. "Tutto quello che sta facendo il governo Monti è in assoluta continuità" con ciò che ha fatto il precedente esecutivo, ma la differenza è che il governo Monti "può utilizzare" lo strumento del decreto legge "che a noi veniva precluso" e al fatto che "maggioranza e opposizione" ora stanno dialogando sui provvedimenti. L'ex premier scherza poi sul loden indossato da Monti: "Io non ho i soldi. Sono impoverito. Mi hanno fatto una rapina...", afferma riferendosi alla sentenza sul Lodo Mondadori. "Indosso il doppiopetto ma non è un problema di moda ma di pancia", conclude.Il Carroccio - Sull'ex alleato leghista, il Cavaliere ha spiegato: "La Lega cerca voti e ha scelto la strada che sta percorrendo. Noi, in maniera più responsabile, pensiamo agli interessi degli italiani". Noi, ha ribadito, "siamo stati responsabili facendo un passo indietro con generosità". Berlusconi ha poi sottolineato che, comunque, il rapporto con il Carroccio è comunque recuperabile perché i leader ei due partiti sono "legati da un sentimento di grande amicizia", Riforme e Tav - Secondo il Cav, per quel che concerne le riforme, "la priorità assoluta è la riforma dell'architettura istituzionale", poiché è "necessario modificare i poteri del governo, i regolamenti parlamentari e il ruolo della Cassazione". Tra le riforme da fare Berlusconi cita anche quella di lavoro, giustizia e fisco: "Senza riforme - aggiunge - il Paese non può essere governato". Una battuata anche sulla Tav: "L'alta velocità è una infrastruttura assolutamente da fare e quindi bisogna essere fermi e pensare a realizzare questo obiettivo".

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