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Donna Assunta: tesoretto An dell'Msi, Fini giù le mani

La vedova di Almirante contro gli ex leader di An: "Vogliono diventare ricchi ma quel patrimonio era del Movimento sociale"

Lucia Esposito
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"Chi ha ragione nella lite sui beni ex An? "Nessuno. Tutti questi signori si sono appropriati di beni che  non hanno mai acquistato e che non sono loro". Lo dice Assunta  Almirante, vedova dell'ex segretario del Msi Giorgio, in un'intervista al Corriere della Sera. Si tratta di beni, aggiunge, che sono del Movimento sociale italiano "comprati con sacrifici e cambiali". E a pagarle era "Giorgio, per primo. Poi, Ciarrapico, quante cambiali ha scontato! E Antonino La Russa, persona degnissima, padre di Ignazio. E tanti altri militanti, con i loro contributi". Donna Assunta sostiene che all'epoca della morte del marito, nel 1988, il partito possedeva immobili per cento miliardi di lire e che ora l'unica cosa che i duellantì dovrebbero fare è "venderli. E il ricavato distribuito a chi ha bisogno, fra gli iscritti del Msi. Per esempio, alle 36 famiglie dei ragazzi di destra uccisi: Mattei, Di Nella...".  Nel 2009 An, lamenta Assunta Almirante, non doveva fare una fusione ma un'alleanza con Berlusconi. Crearono un'associazione di   quattro gatti e misero lì dentro tutti i beni di An" ma lei promette: "Anch'io ho una fondazione nel nome di Giorgio. Ma compro ambulanze, mi occupo di bimbi malati. Impedirò in ogni modo a questi signori di impossessarsi dei beni del Movimento Sociale Italiano. Hanno già il privilegio di essere parlamentari, vogliono anche diventare ricchi?". Alla domanda se ce l'abbia con Fini o con Gasparri, donna Assunta è tranchant: "Faccio di tutt'erbe un fascio".  

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