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Barricate di tassisti e avvocati Fiducia sulle liberalizzazioni?

Lobby all'assalto: 2.400 emendamenti al decreto legge. Monti vuole modifiche minime: verso la prova di forza

Lucia Esposito
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Quasi 2500 emendamenti al decreto legge sulle liberalizzazioni. E il governo pensa alla fiducia. La prossima settimana deciderà l'ammissibilità degli emendamenti per procedere con l'esame e le votazioni. Monti aveva chiesto modifiche minime, ma le lobby sono entrate in azione e moti singoli senatori sono sensibili alle loro richieste. Martedì il testo arriva in Commissione Industria. Il decreto dovrebbe arrivare in Aula a fine febbraio. Casini invita i partitiche sostengono il governo di resistere alle spinte corporative, perché se ciascuno fa cassa di risonanza alle spinte corporative le liberalizzazioni si impantanano. Noi dobbiamo fare cassa di risonanza al governo. "No a freni e resistenze, i partiti non sono taxi per frenare le liberalizzazioni su spinta delle corporazioni. Invito tutti a non tirare per la giacca il governo, non si può essere iperliberisti su alcuni settori e cercare di frenare su altri". Sul piede di guerra anche l'Italia dei Valori. Il capogruppo al Senato, Felice Bellisario, giudica timido il decreto e spiega che il suo gruppo ha presentato degli emendamenti "per renderlo più incisivo". Insomma, da una parte c'è l'esigenza di Monti di arrivare quanto prima all'approvazione del decreto, dall'altra l'esigenza dei partiti di difendere gli interessi delle categorie.  

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