Grecia, governo perde pezzi Molotov sul Parlamento
Atene, degenera la manifestazione contro la nuova manovra per avere gli aiuti internazionali. Si dimettono i ministri di destra
E' degenerata ancora una volta in scontri l'ennesima manifestazione di massa ad Atene contro le nuove misure di austerità del governo. Nei pressi della centralissima piazza Syntagma, proprio davanti alla sede del Parlamento ellenico, centinaia di dimostranti incapucciati o con il volto nascosto da caschi da motociclista sono usciti dal corteo e hanno attaccato la polizia con molotov, pietre e mattoni. Gli agenti in assetto anti-sommossa hanno reagito con un fitto lancio di lacrimogeni e compiendo diverse cariche. Almeno una persona è stata arrestata ed è stato segnalato un ferito. Poco più in là oltre 10mila persone sfilavano pacificamente e senza incidenti. I principali sindacati greci hanno indetto uno sciopero generale di 48 ore che sta paralizzando il Paese, con treni e metro fermi, navi attraccate nei porti, scuole, ospedali, banche e tribunale chiusi. L'estrema destra dice no - I ministri dell'estrema destra hanno offerto le loro dimissioni al premier, Lucas Papademos. Lo rivela l'agenzia Ana, secondo la quale spetterà adesso al premier decidere se accettarle o meno. Le dimissioni arrivano dopo che il leader dell'estrema destra, George Karatzaferis ha annunciato la sua intenzione di non votare a favore del programma di aiuti internazionali da 130 miliardi di euro.